Dici “generazione Erasmus” e pensi a ventenni in jeans e zainetto abituati a girare l’Europa a bordo di voli low cost. Ma in realtà non è mai troppo tardi per partecipare al programma di mobilità studentesca dell’Unione Europea nato nel 1997.
Il quotidiano spagnolo “El Pais” racconta infatti la storia di Miguel Castillo, che nei prossimi giorni arriverà a Verona per partecipare a un programma Erasmus dell’università della città veneta. Miguel ha 80 anni, è un notaio in pensione, sposato, con tre figli e sei nipoti. L’arzillo ottuagenario è iscritto alla facoltà di Storia dell’Università di Valencia, dove ormai è divenuto una celebrità fra studenti e professori.
Castillo ha deciso di rimettersi a studiare dopo un infarto e una delicata operazione al cuore che ha reso necessario l’impianto di quattro bypass. Durante la convalescenza, per passare il tempo, Castillo ha ripreso in mano i libri animato dalla passione per la storia, soprattutto quella contemporanea.
Studente modello, a Valencia Miguel frequenta le lezioni, prende appunti e li scambia con gli altri studenti, che potrebbero essere suoi nipoti. “Purtroppo”, lamenta, “i miei impegni familiari non mi permettono di frequentare in modo assiduo come vorrei”.
Miguel, figlio di un agricoltore, da ragazzo ha lavorato un po’ nei campi, è stato un buon giocatore di calcio, si laureato in Diritto e ha pure insegnato all’Università di Barcellona. Durante l’insegnamento, Castillo ha già trascorso un mese in Italia, fra Bologna e Roma, e in quel periodo ha imparato l’italiano. Ma nelle ultime settimane Miguel ha fatto anche un bel ripasso della nostra lingua per arrivare preparato all’Erasmus.
Un’altra grande passione di Miguel è la musica classica. Da abbonato, frequenta i concerti del Palau de la Musica e al Palau de le Arts di Valencia. A Verona Miguel Castillo sarà accompagnato dalla moglie Maria Luisa, infermiera in pensione. Staranno in un appartamento. “Alla mia età”, dice scherzoso, “non mi vedo partecipare a una festa in pigiama nel dormitorio degli studenti”.