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martedì 08 ottobre 2024
 
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Milano intitola una via a Carlo Maria Martini

20/02/2016  Domenica 21 febbraio alle 12.30 a pochi giorni da quello che sarebbe stato il suo compleanno verrà dedicata al Cardinale Martini la via fino a oggi detta dell’Arcivescovado. Sono previsti gli interventi del sindaco Giuliano Pisapia e dell’Arcivescovo di Milano, Angelo Scola

Era il 29 dicembre del 1979 quando il Cardinale Martini venne nominato da papa Giovanni Paolo II Arcivescovo di Milano. Il 6 gennaio del 1980 fu consacrato nella Basilica di San Pietro e il 10 febbraio dello stesso anno fece l’ingresso nella Diocesi ambrosiana.

Uomo del dialogo, «un Vescovo» a detta di don Virginio Colmegna, presidente della casa della Carità, Fondazione voluta dallo stesso Martini «che ha voluto bene a questa città e che con il suo magistero ha segnato la vita di tante persone. Credo si possa definire una delle figure più autorevoli della nostra Chiesa perché, anche in anni molto difficili, è stato capace di richiamare tutte le istituzioni affinché convergessero verso una cultura di fraternità autentica e bene comune».

22 anni di impegno, quando Aldo Maria Valli, vaticanista del Tg1, gli chiese nel 2011 quale fosse la gioia più grande lui rispose «I ventidue anni di episcopato a Milano», che hanno lasciato il segno nel capoluogo lombardo. Al centro del suo operato l'ecumenismo religioso e l'apertura verso gli atei e gli agnostici. Rimane storica la creazione della "Cattedra dei Non Credenti".

A lui domenica 21 febbraio alle 12.30 a pochi giorni da quello che sarebbe stato il suo compleanno verrà dedicata la via fino a oggi detta dell’Arcivescovado (angolo piazza Fontana, a due passi dal Duomo). Sono previsti gli interventi del sindaco Pisapia e del cardinale Angelo Scola, mentre il nipote Giovanni Martini (consigliere della Fondazione intitolata allo zio) procederà al disvelamento della targa.

Papa Giovanni Paolo II pone la berretta cardinalizia sul capo di Carlo Maria Martini
Papa Giovanni Paolo II pone la berretta cardinalizia sul capo di Carlo Maria Martini

«Carlo Maria Martini per oltre vent’anni ha guidato la Chiesa ambrosiana rappresentando per i milanesi un riferimento spirituale e morale - ha detto il sindaco Giuliano Pisapia annunciando l’omaggio della città-. Martini ha amato Milano ed è stato ricambiato perché ha saputo diffondere i valori del dialogo, tra le religioni e tra credenti e non credenti, dell’amicizia tra popoli, della solidarietà. Nei suoi anni milanesi il Cardinale è stato promotore di moltissime iniziative a favore dei più bisognosi e la Casa della Carità, da lui fortemente voluta, ne è solo un esempio. Nel suo magistero la grande cultura dello studioso e del biblista si fondeva con l’impegno concreto e quotidiano per una società più giusta in cui nessuno fosse lasciato solo».

«Sono moltissimi gli insegnamenti che Martini ci ha donato - ha ricordato Pisapia -. Uno in particolare mi sembra sempre più attuale ed è quello per cui “chi è orfano della casa dei diritti, difficilmente sarà figlio della casa dei doveri”. Intitolare al cardinale Martini una via accanto al Duomo, dove è sepolto e dove migliaia di persone gli rendono omaggio, è un doveroso riconoscimento per chi ha certamente segnato la storia di Milano».

Sempre domenica 21 febbraio, accogliendo anche il desiderio della famiglia, l’Arcivescovo di Milano presiederà alle 11 la Messa delle seconda domenica di Quaresima in Duomo nella quale si ricorderà il cardinale Martini. A concelebrare – tra gli altri - padre Giacomo Costa, vicepresidente della Fondazione Martini.

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