«Un aumento medio all’ingrosso del 40% per l’acquisto delle mimose, una riduzione della produzione di oltre il 30% che si è riversata quasi interamente sul prezzo finale al consumatore». Sono questi i dati sconfortanti presentati da Enrico Ilariuzzi, Sindaco di Soberga, comune in provincia di Imperia e produttore di mimose. «La festa della donna è per il settore floricole uno dei momenti di reddito più importanti dell’anno e, nonostante la riduzione della produzione, la richiesta è stata elevatissima».
L’inverno anomalo ha tagliato del 30% il raccolto di mimose che da 70 anni esatti sono state scelte come simbolo della festa delle donne, a partire dall'8 marzo 1946, a soli due dalla prima partecipazione femminile al voto dopo la pausa imposta dal fascismo.
È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la scelta di regalare un fiore era stata fatta in sintonia con quanto avveniva in Francia con le violette. La mimosa - sottolinea la più grande organizzazione degli agricoltori - sboccia in questo periodo e assume il significato di autonomia e libertà, ma è anche un fiore che dietro una fragilità apparente mostra una grande forza con la capacità di crescere anche in terreni difficili. L’omaggio della mimosa ha quindi anche un importante valore ambientale perché - continua la Coldiretti - è realizzata in Italia con tecniche eco-compatibili soprattutto nei tipici terrazzamenti che si affacciano sul mare, altrimenti destinati al degrado e all'abbandono.
Quest’anno, un inverno particolarmente mite ha fatto fiorire le piante già a partire da Natale e la produzione disponibile è stata decurtata di un terzo a causa dell’anticipo di maturazione. Anche le piante coltivate in terreni altimetricamente più elevati hanno completato la fioritura prima del previsto e il prodotto disponibile è stato salvato con la frigo-conservazione.
Maurizio Milani.
Si stima comunque che saranno almeno 10 milioni i ramoscelli di mimosa regalati in occasione della festa della donna secondo una tradizione che si conserva nel tempo. Al consumo i ramoscelli hanno prezzi che variano dai 2 ai 15 euro a seconda della qualità, delle dimensione del mazzo e deIla confezione. I ramoscelli offerti - sottolinea la Coldiretti - sono praticamente tutti di produzione nazionale e soprattutto della provincia di Imperia, in Liguria, dove operano circa 1.500 produttori e si realizza oltre il 90% della produzione nazionale (che per il 40% viene destinata all’esportazione sul mercato olandese, ma anche in quello svizzero, francese e del nord Europa). Per conservare l'omaggio è bene tagliare quanto prima gli steli che devono rimanere per due ore in acqua pulita e inacidita con due gocce di limone.
Tra coloro che pensano che il problema delle mimose vada affrontato “alla radice” si schiera lo scrittore e comico Maurizio Milani che pensa per il 2017 a dei rametti gialli geneticamente modificati. «Penso che, per affrontare il problema climatico che ha determinato il calo della produzione delle mimose, sia necessario pensare a delle piante geneticamente modificate. Immagino la bellezza di mimose al sapore di fragola o di rosa». «In ogni caso, aggiunge Milani, quest’anno alla mia fidanzata regalerò dei cioccolatini con il seme di nocciola proveniente dalla California e Ogm, sperando che non se ne accorga!».