Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
martedì 15 ottobre 2024
 
Il Non-Calcio
 

Mio figlio fa l'ultrà sul web e il papà tifoso approva

05/01/2018 

Grazie alla segnalazione di un conoscente, ho scoperto che mio figlio tredicenne è follower attivo di una pagina di “tifosi di calcio”, il cui scopo è lanciare insulti agli arbitri, agli avversari e ai tifosi delle altre squadre. Leggere che cosa mio figlio scrive mi ha sconvolta. Mio marito ha provato a giustificarlo dicendo che nel calcio quel modo di fare è normale. Io mi sono arrabbiata ancora di più: ho tolto il cellulare a mio figlio per una settimana, gli ho fatto cancellare l’iscrizione a quella pagina, a cui invece ho fatto iscrivere mio marito perché controlli che le mie indicazioni non vengano trasgredite. Sono triste e confusa.

LUISA

Cara Luisa, hai fatto bene a intervenire. L’on line purtroppo oggigiorno è popolato da una miriade di persone che lo utilizzano per gli scopi più nefasti. Offendere l’altro, riempirlo di umiliazione e vergogna. È il fenomeno degli haters, che scaricano nel Web rabbia e aggressività, spesso utilizzando la complicità di siti e pagine come quella frequentata da tuo figlio. Il tifo calcistico è diventato uno dei più potenti catalizzatori di queste emozioni sregolate e potentissime e molti follower di siti e pagine a esso dedicate hanno un comportamento che indigna. Hai fatto bene a mettere limiti nella vita on line del tuo ragazzo e a richiamare tuo marito a presidiare una posizione educativa che oggi è oltremodo necessaria nella vita dei nostri figli. Farei notare ai padri che dire che è “normale” che il tifo calcistico arrivi a livelli così estremi significa giustificare quel livello di inciviltà e pericolosità tipica di alcuni sottogruppi di “estremisti del tifo” che hanno conquistato l’attenzione della cronaca per episodi disgustosi di razzismo, inciviltà, a volte addirittura vera e propria criminalità. Consiglio a tutti – genitori, educatori e adolescenti – di leggere l’interessantissimo saggio di Matteo Grandi intitolato Far Web (Rizzoli), in cui approfondisce il lato oscuro dei social che si alimenta di odio, bufale e bullismo. Un libro che aiuta a comprendere come un uso distorto del Web lo trasformi, purtroppo, in un vero e proprio “Far West”, nel quale però non esistono sceriffi e controllori dell’ordine pubblico. E trovo utile far leggere ai giovani un romanzo come Cyberbugie di C. Wang (Il Castoro), la cui storia connotata dalla mancanza di regole nel Web e dall’azione nefasta degli haters – ovvero degli odiatori on line – è emozionante come un thriller, ma fa anche pensare. Ha fatto bene il tuo conoscente a segnalarti il comportamento estremo di tuo figlio e fai bene tu, come genitore, a ripristinare il senso dell’ordine e delle regole, che anche nella socializzazione virtuale non possono mai venire meno.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo