Abbiamo una deliziosa figlia di cinque anni, ma mio marito e io siamo a un punto di rottura che sembra irreversibile; lui mi ha confessato che ha un’amante di cui non può fare a meno, ma che ama anche me. Mi supplica di permettergli l’amante, nei suoi lunghi viaggi di affari; anzi, vuole che la conosca. Dice che non può più stare senza di lei e senza di me e la bambina, cui è molto attaccato. Quasi quasi mi ha convinto... Che devo fare?
FIORELLA
— Cara Fiorella, se vuoi metterti il velo, cara Fiorella, e infilarti nella poligamia (prima moglie? Seconda moglie? Terza moglie?) fai pure: devi sapere però che cambi totalmente prospettiva. Forse preferisci un marito “in condominio” che privartene del tutto; forse non ti senti “degna” di un matrimonio monogamico, forse, quando lui sull’altare ti ha promesso fedeltà, tu non ci credevi. Forse il sogno buono del “due in una carne sola” in cui si specifica il legame sacro del matrimonio era per te (per voi) solo un’illusione; il vostro cuore “indiviso” non era il fondamento del vostro amore! Ma cosa dirai a tua figlia? Che tu avevi creduto all’amore unico e indissolubile, ma che questo non è possibile? Le dirai che deve accontentarsi di un uomo “diviso” tra due perché un uomo vale più di una donna, che dovrà accontentarsi di un “pezzo di marito” più o meno riciclato, in condominio?? Perdona, cara Fiorella, la crudezza di queste osservazioni. Sta a te scegliere, perché lui (vigliaccamente!) ha lasciato a te la responsabilità della scelta, quando la scelta l’ha già fatta lui, prospettandoti la sua impossibilità di scegliere. Tu ci racconti anche - con grande bontà - la sua storia: sua madre l’ha chiamato “figlio del miracolo” perché non poteva avere figli e… invece è nato lui, dono inaspettato, incensato e adorato. Mai un “no”, ovviamente! E così lui non ha imparato a scegliere, a decidere, a uscire, dal suo narcisismo. E così ha fatto la scelta di non scegliere, e che è la vera scelta di un narcisista che si crede in diritto di avere tutto ciò che gli “piace”, senza rinunce. A questo punto, forse, ti è chiaro che tu hai un solo modo di amarlo: dirgli che, per rispetto di te stessa e di lui, non puoi accettare il “condominio”. Tu lo lasci perché lo ami: di questo vero amore impotente lui non ha mai sentito nemmeno il sapore. Forse un giorno capirà: l’amore è rispetto. Forse il “figlio del miracolo” imparerà così a rispettarsi, grazie a te.