Papa Francesco con monsignor Rino Fisichella. Foto Ansa. In alto: confessioni durante la Giornata mondiale della gioventù a Rio de Janeiro, nel luglio 2013. Foto Reuters. In copertina: un sacerdote confessore e una penitente. Foto Reuters.
Sono oltre mille. I missionari della misericordia che, il mercoledì delle Ceneri verranno inviati in tutto il mondo, secondo il volere di papa Francesco, «come segno della sollecitudine materna della Chiesa per il popolo di Dio perché entri in profondità nella ricchezza di questo mistero così fondamentale per la fede».
Sacerdoti ai quali il Papa dà «l'autorità di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede apostolica».
A Roma sono arrivate moltissime richieste e alla fine sono stati scelti 1.071 sacerdoti che riceveranno l'incarico direttamente dal Papa. A ciascun vescovo, poi, sarà comunicato l'elenco dei missionari della propria Nazione. Tra i missionari anche sacerdoti dalla Birmania, dalla Cina, dal Libano, dalla Tanzania, dagli Emirati Arabi, da Israele e dal Burundi, dal Vietnam e dalla Corea del Sud.
Settecento di loro saranno fisicamente presenti a Roma il 9 maggio per incontrare il Papa e riceveranno poi il mandato il 10 nella messa che concelebreranno con papa Francesco.
Monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione, ha sottolineato che i sacerdoti resteranno a Roma soltanto per i due giorni del 9 e del 10 e poi torneranno subito nelle loro diocesi, «anche per i grandi impegni pastorali». In particolare monsignor Fisichella ha raccontato la storia di padre Richard, dell'Australia, che visiterà 27 comunità della sua diocesi rurale di Maitland-Newcastle dove si trova una sola chiesa e nessun sacerdote residente. Padre Richard si sposterà a bordo di un camper».
Nella stessa conferenza stampa, il presidente del Pontificio consiglio ha spiegato anche come si svolgerà la traslazione temporanea delle spoglie di padre Pio. Un programma molto semplice, ha spiegato monsignor Fisichella: «Le urne con le reliquie giungeranno a Roma il 3 febbraio e saranno collocate nella Chiesa di san Lorenzo fuori le Mura, la Chiesa sarà aperta ai fedeli a partire dalle ore 15.00 per una celebrazione di accoglienza. Le reliquie resteranno a san Lorenzo fino alle 20.30 del giorno successivo per alcune celebrazioni riservate al vasto mondo della famiglia francescana. Una veglia notturna di preghiera è organizzata nella chiesa giubilare di san Salvatore in Lauro a partire dalle ore 22.00 del 4 febbraio. La preghiera continuerà il giorno successivo 5 febbraio con varie celebrazioni fino alla santa Eucaristia delle ore 14.00 presieduta da S. Ecc. Mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. Alle ore 16.00 da san Salvatore in Lauro si snoderà la processione con le due urne delle reliquie, che attraverserà tutta via della Conciliazione per giungere fino al sagrato della basilica di san Pietro. Qui il Card. Angelo Comastri, Arciprete della Basilica Papale, accoglierà le reliquie e dopo un momento di preghiera le introdurrà nella Basilica di san Pietro dove saranno collocate nella navata centrale, dinanzi all’altare della Confessione, per la venerazione dei fedeli. Nella basilica di san Pietro le reliquie resteranno esposte fino la mattina dell’11 febbraio quando con una celebrazione eucaristica di ringraziamento alle 7.30 presso l’altare della Cattedra, ritorneranno poi alle loro rispettive sedi di provenienza».