Si chiama Money Clinic (alla lettera, “La clinica dei soldi”) perché, come dicono gli stessi creatori, ricopre la stessa funzione del medico di base: fornisce risposte e consigli nell’esclusivo interesse del paziente. È il nuovo podcast spin-off di Rame, la piattaforma nata nel maggio 2022 con l’obiettivo «di avviare», si legge sul sito web, «attraverso i suoi contenuti, una rivoluzione culturale nella società che trasformi la finanza personale da tabù a oggetto di conversazioni inaudite». Co-fondata dalla giornalista Annalisa Monfreda, dalla designer di eventi culturali Montserrat Fernandez Blanco e dagli esperti di finanza Marco Ottonello e Paolo Galvani, Rame raccoglie oggi una community di oltre 30mila persone e ha già al suo attivo un podcast omonimo – Rame. Le conversazioni sui soldi che non hai mai avuto – nel quale ogni settimana un invitato racconta la propria vita seguendo il filo della sua storia economica.
Ma cos’ha di diverso Money Clinic, il nuovo arrivato, rispetto a Rame, se tanto sempre di soldi si parla? Innanzitutto, le persone che prendono la parola. Qui a dialogare non sono più soltanto Monfreda e l’ospite, ma anche una consulente di Alleanza Assicurazioni, la compagnia assicurativa con cui Rame ha collaborato per la riuscita del progetto. Ogni episodio, infatti, si apre con la voce narrante della giornalista che introduce il tema economico portante (ad esempio, l’investimento di denaro): questo viene poi snocciolato in circa 11-12 minuti grazie a una domanda che la protagonista della puntata si pone («A 44 anni è troppo tardi per iniziare a investire?») e la risposta che una professionista del settore le restituisce. Il focus è volutamente posto sulle donne: donne che si interrogano su questioni economiche per garantire a sé stesse e ai figli un futuro dignitoso, e donne esperte in pianificazione finanziaria pronte a fugare ogni loro dubbio.
È un’idea lungimirante, quella che Rame ha avuto insieme a Picasso Consulting, perché muove nella direzione di fornire maggiore consapevolezza in materia di denaro. Una consapevolezza che, a quanto pare, in Italia scarseggia: stando all’indagine condotta dall’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) nel 2020, infatti, il nostro Paese occupa l’ultimo posto – in una classifica di 26 Stati – per quanto riguarda l’alfabetizzazione finanziaria.
Nell’attesa che la cosiddetta “educazione finanziaria” venga inserita nel programma scolastico di Educazione civica (è di aprile 2023 l’approvazione del disegno di legge Competitività da parte del Consiglio dei ministri), è importante cercare di insegnare ai propri figli come gestire i risparmi, ad esempio attraverso la paghetta o il salvadanaio, per poi coinvolgerli, quando sono più grandi, nelle decisioni inerenti al denaro. «Il tema dei soldi in famiglia non deve essere mai un tabù», spiega nel primo episodio di Money Clinic la consulente di Alleanza Assicurazioni Kristen D’Aiuto, «anzi: è fondamentale parlare apertamente delle spese, facendo capire ai figli che se scelgono di comprare una cosa potrebbero dover rinunciare ad acquistarne un’altra». «In questo modo», conferma l’esperta Nica Iacobelli nella puntata successiva, «la capacità di gestire la propria vita economica sarà utile al figlio anche in un’ottica di emancipazione e indipendenza finanziaria. È importante insegnare a ragionare per obiettivi, per desideri, mostrando che non sempre bisogna spendere tutto nel presente, ma che è necessario accantonare in vista di un maggior beneficio futuro».
I quattro episodi del podcast già pubblicati («A 44 anni, è troppo tardi per iniziare a investire?», «Comunione o separazione dei beni, quale scelta ci tutela di più?», «Ho una malattia cronica, come la gestisco dal punto di vista finanziario?» e «Come posso tutelare il terzo tempo della mia vita?») sono disponibili gratuitamente sulle piattaforme di streaming audio; gli ultimi due, invece, usciranno venerdì 4 e 11 agosto.