Foto da Facebook
A Palmi, paesone calabrese spesso al centro delle cronache per fatti di ‘ndrangheta, i cittadini quando passano davanti a una casa fanno un gesto di saluto. Ma per una volta non si tratta della casa di un boss, ma di quella di Francesco Pentimalli, luminare della medicina, unico oncologo europeo ad essere chiamato al capezzale di Evita Peron malata di leucemia e che soprattutto curava gratis tutti i suoi compaesani.
A raccontare la sua storia è la nipote, l’attrice Monica Guerritore in un post pubblicato su Facebook: «Sento a OttoeMezzo Nicola Gratteri parlare di medici straordinari che partiti da un paesino della Calabria diventano luminari della medicina e mi viene in mente mio nonno: Francesco Pentimalli. Nato a Palmi da una famiglia poverissima studia a Napoli e viene invitato in Germania. Intuisce che l’infiammazione può evolvere in sarcomi (sarcoma del pollo) Crea il Regina Elena a Roma, il primo Istituto di ricerca sul cancro, e lo dirige».
A Francesco Pentimalli, morto nel 1958 a Roma nello stesso anno in cui è nata Monica Guerritore, sono stati intitolati l'Ospedale civile di Palmi, una piazza del centro storico di Palmi, una scuola a Gioia Tauro e una via nella Capitale.
La Calabria ha una antichissima vocazione scientifica, basti dire che Pitagora fondò la sua Scuola a Crotone. Il problema è che fin dai tempi del dottor Pentimalli, le migliori menti della Calabria, per mostrare tutto il loro valore sono state costrette a cercare fortuna altrove, con il sogno di poter un giorno tornare nella loro terra.
Scienziati che hanno conosciuto “la fame” per usare ancora le parole di Gratteri e la conseguente voglia di riscatto. «Era mio nonno ed era calabrese», conclude l’attrice. Ce ne sono tanti come lui. Speriamo che stavolta il Governo, nella scelta del nuovo Commissario per la sanità, faccia la scelta giusta. Anche perché Catanzaro, checché ne dica la moglie dell'ex rettore della Sapienza Eugenio Gaudio che ha rifiutato l'incarico, è una città magnifica.