Riconciliazione. Sì, soprattutto 'unità’. Se dalla Conferenza Episcopale italiana arriva l’appello a ristabilire dei rapporti all’interno del Paese, da quella campana arriva invece un esempio di comunione. È la elezione a presidente di Monsignor Antonio Di Donna Vescovo di Acerra che prende il posto del Cardinale Crescenzio Sepe che aveva ricoperto il ruolo dal 2006.
C’è un vento nuovo in Campania. Il 2021 inizia con l’ingresso nella diocesi di Caserta di Monsignor Pietro Lagnese, prosegue con l’elezione a presidente di Monsignor di Donna e presto - il 2 febbraio - il nuovo arcivescovo metropolita della città di Napoli Monsignor Domenico Battaglia comincerà il suo lavoro.
Cambiamenti importanti che non destabilizzano i vescovi della Campania che lanciano un segnale ben preciso. Lo fanno da Pompei, dove si sono riuniti nei giorni scorsi. La città mariana che per tutto il mondo è un esempio di come passato e presente riescano a vivere bene insieme. «La mia elezione testimonia la comunione dei Vescovi campani e l’unità delle 23 diocesi ma vuole rappresentare anche un segno di continuità con il passato avendo io ricoperto per tanti anni il ruolo di segretario della conferenza episcopale campana» ha spiegato Monsignor Antonio Di Donna.
La sua esperienza sarà messa a disposizione per il cammino delle diocesi ma da presidente sa benissimo che dovrà lavorare ancor di più su quelli che sono i temi importanti per la Campania. Il primo pensiero va ai giovani e alla loro necessità di lavorare: «Penso che i ragazzi campani possano dare l’esempio migliore per un nuovo approccio economico e ambientale - spiega Di Donna - Un tempo la nostra regione era chiamata ‘Campania Felix’ per l’abbondanza di frutti che donava la terra, i giovani oggi potrebbero riconquistare quell’appellativo ritornando nei campi praticando un’agricoltura moderna. Oggi purtroppo le grandi fabbriche sfornando centinaia di cassa integrati mentre le terre sono abbandonate. Bisognerebbe ritornare a questa vocazione - insiste il Vescovo - sono sicuro che aiuterebbe a combattere l’inquinamento».
Un tema quest’ultimo particolarmente caro al Vescovo che da Acerra più volte ha fatto capire che la ‘terra dei fuochi’ non è circoscritta solo all’entroterra campano, ma è un problema che affligge anche altre zone d’Italia. «L’italia è un terra estremamente ricca, così come lo è la Campania - continua il Vescovo - il mio appello va ancora una volta ai giovani che possano riprendere anche la vocazione turistica della nostra regione e farne un lavoro Potremmo vivere di arte e cultura se fosse ben organizzata, la chiesa non è certamente un soggetto politico ma noi daremo il nostro contributo».
L’esempio è quello delle Catacombe di San Gennaro alla Sanità, ragazzi che con il supporto della chiesa hanno saputo valorizzare beni culturali portando la loro esperienza alla manifestazione ‘The Economy of Francesco' che si è tenuta a novembre ad Assisi. Il ‘nuovo’ cammino della Conferenza Episcopale Campana è dunque appena iniziato. E una cosa è certa: 1Tutte le diocesi, dalle più grandi a quelle più piccole cammineranno insieme».