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giovedì 23 gennaio 2025
 
 

Monti ai giovani: abbiate fiducia

19/08/2012  Inaugurando il Meeting di Rimini, il premier ha riconosciuto che c'è una generazione perduta che paga un conto salato, ma vede vicina la fine della crisi.

Cari giovani, abbiate fiducia: il Governo Italiano, e le istituzioni europee, non vi hanno dimenticato e stanno lavorando per voi. E' un messaggio di speranza e di ottimismo quello che il presidente del Consiglio Mario Monti ha voluto rivolgere alle nuove generazioni, aprendo la 33ma edizione del Meeting di Rimini, dedicata proprio ai giovani e alla crescita.

"Vedo avvicinarsi la fine della crisi", ha detto il premier.
"E assisto quotidianamente al miracolo di una politica che ha avuto un soprassalto di responsabilità". Monti ha ricordato che lui stesso, di recente, ha usato l'espressione "generazione perduta", in relazione a quella fascia sociale, oggi intorno ai 40 anni, che deve pagare un conto salatissimo. Un passaggio, questo, molto applaudito dalla platea del Meeting. Come è potuto accadere che ciò accadesse, si è chiesto il premier? "Bisogna intervenire per tempo con riforme adeguate per evitare di perderle, le generazioni. I giovani di oggi sono vittime di politiche che hanno voluto soddisfare desideri incoerenti, creando un enorme debito pubblico".

Se questa è l'eredità lasciata ai giovani e all'Italia intera, è certo che "i giovani e la ricerca stanno al cuore di questo Governo". Come pure, l'avere duramente lavorato affinché l'Italia godesse di "più rispetto e credibilità", ha l'intento di consegnare un Paese più affidabile e capace di crescere. I sacrifici che stiamo affrontando - ha ricordato ancora Mario Monti - non sono fine a se stessi, ma la condizione per inaugurare una fase nuova. L'Europa stessa, nella sua ambizione di essere unita e di darsi una disciplina economica e finanziaria comune, rappresenta in questo senso un valore morale.

Nel suo discorso, improntato alla speranza, evocata anche nella citazione finale di De Gasperi, il premier ha ricordato le forze su cui possiamo e dobbiamo contare: la famiglia, i distretti industriali, la capacità privata di risparmio, il sistema delle piccole e medie imprese. All'opposto, l'evasione e il localismo sono mali da estirpare.

Ci vuole tempo per completare l'opera, ma un anno fa stavamo peggio, ha detto Monti.

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