È morta in una clinica romana Maria Fida, la primogenita di Aldo Moro. L’annuncio è stato dato dal figlio, Luca Bonini Moro, l’amato nipote cui il presidente della Democrazia cristiana aveva dedicato anche le ultime parole prima della sua uccisione. «Ricordami a tutti i parenti ed amici con immenso affetto ed a te e tutti un caldissimo abbraccio pegno di un amore eterno», scriveva nella lettera indirizzata alla moglie Noretta pochi giorni prima del tragico epilogo. «Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali, come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo. Amore mio, sentimi sempre con te e tienimi stretto. Bacia e carezza Fida, Demi, Luca (tanto anto Luca) Anna Mario il piccolo non nato Agnese Giovanni».
L'inquieta figlia di Aldo Moro, in maniera autonoma dalla famiglia, si era poi data alla politica cambiando più volte schieramento. Eletta al Senato nelle politiche del 1987 con la Democrazia cristiana, nel 1990 passa al gruppo di Rifondazione Comunista, come indipendente. Vi milita fino al 1991. Nel 1993 passa al Movimento Sociale Italiano, con il quale ci candida a sindaco di Fermo. Ottiene il 5,4 per cento dei voti e non viene eletta. Partecipa alla fondazione di Alleanza nazionale, si candida poi, alle europee del 1999 con Rinnovamento Italiano-Lista Dini. Ottiene 987 voti al Sud e 858 nella circoscrizione del centro e non viene eletta.
Nel 2007 dichiara la sua vicinanza al partito radicale, vi aderisce l’anno successivo e nel 2013 fonda un suo movimento Dimensione cristiana con Moro. Nel 2016 si candida nelle amministrative a Roma con la lista "Più Roma - Democratici e Popolari", ma non viene eletta. Negli ultimi mesi si era molto avvicinata al partito di Giorgia Meloni.
Ignazio LA Russa, nel dare l’annuncio della sua morte in Senato ha chiesto «un pensiero deferente e qualche attimo di silenzio» per commemorarla.