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giovedì 19 settembre 2024
 
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Raffaella Carrà: una vita con l'energia di una ragazzina

06/07/2021  Riproponiamo l'intervista realizzata da Famiglia Cristiana in occasione della sua ultima apparizione come ospite al Festival di Sanremo, nel 2014, e all'impegno come giudice con i giovani di The Voice: il ritratto di un ciclone. «I miei segreti?», ci raccontava «Nuoto, palestra e tressette»

Una fotocomposizione del numero di FC con l'intervista (<a href='https://it.freepik.com/psd/mockup'>Vectorium</a>). In alto, foto Ansa.
Una fotocomposizione del numero di FC con l'intervista (Vectorium). In alto, foto Ansa.

C’è poco tempo a disposizione: le prove di The Voice of Italy incombono. Ma non è un problema, perché Raffaella Carrà è un ciclone non solo sul palco, come abbiamo visto a Sanremo, ma anche quando parla. Seduta nel suo camerino, indossa un paio di pantaloni attillati e una maglietta che riproduce la Gioconda di Leonardo. Se il fisico è quello di una ventenne, il viso senza trucco è quello di una signora che porta con leggiadria le sue rughe. Per il secondo anno ha accettato di essere una dei quattro coach o, come preferisce essere definita lei, allenatrice dei cantanti in gara nel talent show in onda su Rai 2.

A parte l’aspetto artistico, come le sembrano i giovani che partecipano a “The Voice”?

«Hanno un desiderio profondo di essere guidati per migliorarsi. Nessuno di loro è alle prime armi. Anzi, rispetto a quando ho iniziato io sono molto più preparati. Ma vogliono diventare grandi, non solo artisticamente».

Lei che è sempre molto riservata, ora dialoga con i suoi fan sul social network Twitter. Perché questa scelta?

«L’ho fatto solo per questo programma. È molto divertente, ma quando finirà The Voice smetterò».

Perché? Tanti suoi colleghi sembra che passino giornate intere su Facebook e su Twitter...

«Cosa dovrei fare, scattarmi delle foto mentre vado in palestra o a nuotare e poi metterle su Internet? Questi sono fatti miei e non mi va di raccontarli».

All’ultimo Sanremo ha ballato e cantato come una ragazzina. Tutti si sono chiesti: ma come fa?

«È semplice: lo faccio così di rado che ho ancora le energie per riuscirci. E comunque per fare quel minuto e mezzo di ballo hip hop ho dovuto provare tantissimo, perché è uno stile che non avevo mai fatto. È stato faticosissimo».

È vero che per allenare la mente gioca a tressette?

«A tressette e a burraco. Ho un gruppo di amici con cui organizzo dei tornei, con tanto di coppe per i vincitori».

A parte giocare a carte, cosa fa Raffaella Carrà quando torna a essere la signora Pelloni?

«Mi occupo dei miei due nipoti, per i quali sono come un papà perché mio fratello purtroppo non c’è più. Hanno 34 e 32 anni, ma bisogna comunque tenerli sotto controllo. Poi seguo i bambini che ho adottato a distanza e altre persone che mi sono più vicine».

L’anno scorso ci ha lasciato Little Tony. È vero che in gioventù perse la testa per lei?

«Ma no, ci saremmo dati al massimo qualche bacettino sulla guancia. Però è vero che siamo stati grandi amici».

Nel 1984, a “Pronto, Raffaella?” lei realizzò uno scoop intervistando madre Teresa di Calcutta. Come ci riuscì?

«Quella mattina, appena entrata negli studi della Rai, mi dissero: “Oggi viene madre Teresa”. Avevamo fatto una raccolta fondi per una casa famiglia che lei aveva inaugurato a Roma, ma mai avrei pensato di averla nel mio programma. Quel giorno indossavo un abito nero con le maniche trasparenti piuttosto vistoso e due bracciali tempestati di Swarovski. Non ci fu tempo per cambiarmi e chissà cosa pensò madre Teresa quando mi vide così agghindata... In più, parlava in inglese con una voce molto flebile e io avevo il terrore di non capire nulla. Ricordo che mi rivolsi al mio angelo custode: “Ti prego, aiuta questa povera disgraziata”. Deve avermi ascoltato perché, non so come, compresi tutto ciò che mi disse. Ora devo darmi da fare per incontrare papa Francesco. Se ci riuscirò, di sicuro non mi presenterò con lo stesso look con cui mi ha vista madre Teresa».

(Pubblicato in origine su Famiglia Cristiana 12 del 2014)

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