Continua il cordoglio per la morte di Maurizio Costanzo. Ne aveva dato notizia il suo ufficio stampa. Nato a Roma il 28 agosto 1938, Costanzo ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi e di commedie teatrali (Il marito adottivo, Vuoti a rendere ecc.). Ha raggiunto la grande popolarità nel 1976, conducendo in Rai il talk-show Bontà loro. Ma il suo nome è legato anche al Maurizio Costanzo show, in onda dal 1982 su Mediaset. Tra i suoi programmi più noti, anche Buona domenica. Ha scritto numerosi libri, tra i quali Chi mi credo di essere (2004, in collab. con G. Dotto), E che sarà mai? (2006), La strategia della tartaruga (2009), Sipario! 50 anni di teatro. Storia e testi (2015), Vi racconto l'Isis (2016) e Smemorabilia. Catalogo sentimentale degli oggetti perduti (2022). Dal 1995 è sposato con Maria De Filippi.
I messaggi di cordoglio
"Ci lascia Maurizio Costanzo: icona del giornalismo e della tv, che ha saputo raccontare anni difficili con coraggio e professionalità. Grazie per aver portato nelle case degli italiani cultura, simpatia e gentilezza. Un pensiero a sua moglie Maria e ai suoi cari. Buon viaggio". Lo scrive su Twitter la premier Giorgia Meloni.
"Ha rivoluzionato la comunicazione e la tv in Italia, senza mai mettere da parte l'impegno civile fino a sfidare senza paura la mafia, rischiando la sua stessa vita. Con Maurizio Costanzo se ne va un pezzo di storia culturale del nostro Paese". Così Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, in un post su Twitter.
"Un pezzo di storia del giornalismo, un pilastro della tv italiana che se ne va. Addio a Maurizio Costanzo, non ti dimenticheremo". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
"E' terribile, è morto nostro padre, mio padre, tuo padre, l'inventore della nostra tv, quella con tanti ospiti, quella con diverse voci". Così lo storico dell'arte e sottosegretario Vittorio Sgarbi che ha appreso della notizia della morte di Maurizio Costanzo mentre era collegato con La7 a L'Aria Che Tira. Myrta Merlino ricorda a Sgarbi il suo esordio in tv proprio da Costanzo: "E' dimostrato quello diceva Funari: la televisione è imprevisto. Questi effetti di imprevisto erano legati al tipo di incontri", incroci tra persone "che hanno permesso a me di esistere. La sua televisione era quella in cui capitavano le cose, quella in cui sono nate tante figure capaci di sorprendere".
"Ho sempre pensato che questo giorno non sarebbe arrivato mai. Per la persona che sei, la cultura che hai sempre elargito e la tua sagace ironia, questo paese perde TANTISSIMO. Abbraccio infinitamente Maria, Gabriele, Camilla e Saverio. Eri Vita. Buon viaggio". Così in un tweet il ricordo di Simona Ventura.
"È un grande dolore. Ci conoscevamo da sempre, gli volevo bene. Ciao, Maurizio". Così in un post Gianni Morandi testimonia il suo rammarico.
Giornalista, regista, conduttore televisivo, autore di testi musicali e sceneggiatore ha cominciato la sua lunghissima carriera negli anni Cinquanta nella carta stampata e poi in radio, ma il grande successo era arrivato come ideatore e conduttore di "Bontà loro" e soprattutto del suo celebre salotto, il "Maurizio Costanzo Show", uno dei programmi più longevi di sempre.
Figlio di un impiegato al ministero dei Trasporti e di una casalinga, nato il 28 agosto 1938 a Roma, a 18 anni diventa cronista nel quotidiano romano Paese Sera per poi assumere l'incarico, a soli 22 anni, di caporedattore della redazione romana del settimanale Grazia.
Nel 1966 è coautore del testo della canzone 'Se telefonando', scritto insieme con Ghigo De Chiara, con musica di Ennio Morricone e portata al successo da Mina. Costanzo è anche co-ideatore del personaggio di Fracchia, creato e portato al successo da Paolo Villaggio, attore da lui scoperto nel 1967 in un cabaret di Roma.
Il grande successo arriva nel 1976 con il talk-show "Bontà loro" cui seguono "Acquario", "Grand'Italia", "Fascination" e "Buona Domenica". Nel 1982 comincia l’avventura del Maurizio Costanzo Show (40 anni di puntate e quasi 55.000 ospiti intervistati).
Autore di diverse opere teatrali, Costanzo partecipa anche alla sceneggiatura di alcuni film, quattro dei quali diretti da Pupi Avati. Nel 1977 contribuisce alla stesura della sceneggiatura del film di Ettore Scola 'Una giornata particolare', interpretato dalla coppia Sophia Loren-Marcello Mastroianni.
Nel 1978 passa nuovamente alla carta stampata e comincia la sua collaborazione con la Rizzoli, con la direzione de 'La Domenica del Corriere'. L'anno seguente viene incaricato di dirigere il nuovo quotidiano popolare 'L'Occhio' dal quale si dimette nell'81 dopo esser stato coinvolto nello scandalo della Loggia P2. Dopo qualche tempo di silenzio in seguito alle inchieste sulla massoneria deviata, ritorna in pista fondando la società di produzione Fortuna Audiovisivi e, da quel momento in poi, si alterna alla conduzione di programmi radiofonici e programmi televisivi.
Legato da un rapporto di stima e di amicizia col giudice Giovanni Falcone, ospite alle sue trasmissioni, si impegna contro la mafia. In seguito all'omicidio di Libero Grassi, appena un mese dopo, realizza con Michele Santoro una maratona Rai-Fininvest contro la mafia. In quell’occasione brucia in diretta una maglietta con scritto "Mafia made in Italy". Proprio questo suo impegno sembra essere la causa dell’attentato del 14 maggio 1993 quando una Fiat Uno imbottita di novanta chilogrammi di tritolo esplode a Roma in via Ruggero Fauro mentre transita un'auto con a bordo Costanzo e la futura moglie Maria De Filippi.
Amante del calcio e grande tifoso della Roma, Costanzo nel giugno 2021 aveva accettato il ruolo di advisor della Comunicazione del club capitolino ma a fine febbraio dell'anno dopo si era dimesso. Si è sposato quattro volte: nel 1963 convola a nozze con Lori Sammartini, dieci anni dopo si sposa con la giornalista Flaminia Morandi e nello stesso anno nasce Camilla seguita nel 1975 da Saverio. Quattordici anni più tardi sposa la conduttrice televisiva Marta Flavi e infine il 28 agosto 1995 si unisce in matrimonio con l'attuale moglie Maria De Filippi, conosciuta nel 1989 durante un convegno sulla pirateria cinematografica a Venezia.
Nel 2002 la coppia prende in affido un bambino di 10 anni, Gabriele, poi definitivamente adottato nel 2004. Costanzo era nonno di quattro nipoti.
Gente comune e dello spettacolo si sta alternando in Campidoglio dove è stata allestita la camera ardente. I funerali saranno celebrati lunedì 27 nel pomeriggio nella chiesa degli artisti in piazza del popolo.