Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
sabato 05 ottobre 2024
 
 

Addio al prete dei nomadi

17/08/2012  La morte di don Bruno Nicolini, grande amico della Comunità Sant'Egidio. Una vita spesa per la dignità delle famiglie Rom.

Una vita spesa accanto ai nomadi. Perché diventassero protagonisti della loro storia. Don Bruno Nicolini, morto a Roma all’età di 85 anni, li aveva accompagnati anche in sala stampa vaticana, nel 2006 quando erano stati presentati gli Orientamenti per una pastorale zingara. Era contento, don Bruno, mentre parlava con un giovane sacerdote di etnia rom, uno dei primi a essere ordinato.

Fondatore dell’Opera Nomadi, grande amico della comunità di Sant’Egidio, don Bruno, con la sua caparbietà, era riuscito nel 1984 persino a combinare un incontro tra Giovanni Paolo II e il capo del campo nomadi di Tor Bellamonica la domenica nella quale il Papa era atteso in una delle parrocchie del quartiere. Si era poi anche battuto, positivamente, perché i nomadi di Roma avessero un luogo di culto. «Prima che fosse inaugurata la cappella intitolata al nostro martire Zeffirino, partecipavamo alla messa solo quando don Bruno veniva a celebrare al campo», spiegano i nomadi.

Don Bruno, che a lungo ha vissuto nei campi con loro, ha sempre tenuta alta la memoria dei campi di concentramento dove persero la vita mezzo milione di zingari, e si è sempre impegnato perché i nomadi avessero un loro spazio nel contesto della vita sociale e civile. Aveva iniziato a occuparsi di sinti e rom fin dal 1958 quando era vice parroco a Bolzano. Nella sua diocesi aveva fondato l'Opera Nomadi. Fu poi chiamato a Roma nel 1964 da Paolo VI per continuare a occuparsi della pastorale dei Rom nella capitale e per organizzare, a Pomezia nel 1965, il primo grande incontro europeo tra il popolo Rom e il Papa. L’ultimo di questi incontri, con Benedetto XVI è avvenuto in piazza San Pietro nel giugno del 2011. Don Bruno, dalla fine degli anni Ottanta responsabile per la diocesi di Roma della cappellania per la pastorale dei Rom e Sinti, non era mancato all’incontro. Noto anche per aver fondato il Centro studi zingari, punto di riferimento culturale per la comprensione della lunga storia dei Rom in Europa, negli ultimi tempi don Nicolini era stato ospitato in una casa della Comunità di Sant’Egidio.

I funerali saranno celebrati domani 18 agosto da don Matteo Zuppi, amico personale di don Bruno e assistente della Comunità.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo