Giuseppe Lazzati con papa Giovanni Paolo II.
Non ce l’ha fatta a vedere la beatificazione di Giuseppe Lazzati. Armando Oberti, suo stretto collaboratore e suo successore alla guida dell’Istituto secolare di Cristo Re, è morto il 22 giugno, a Roma all’età di quasi 86 anni. Postulatore della causa di beatificazione di Lazzati, Oberti aveva speso la sua vita a raccogliere testimonianze e scritti del suo maestro e amico. Nato a Cremona, ma milanese di formazione e romano d’adozione, Oberti era stato il primo presidente della Focsiv (Federazione organismi cristiani di servizio internazionale volontario). Per l’organizzazione appena nata aveva ottenuto, il primo luglio 1972, l’idoneità dal ministero degli Affari esteri.
Amministratore delegato della società Aeroporti di Roma agli inizi degli anni Ottanta, Oberti aveva anche collaborato con Giorgio La Pira negli anni dell’assemblea costituente.
In una delle ultime interviste, parlando di Giuseppe Lazzati aveva affermato: “Io ero presidente dell’Istituto, suo successore, e nel 1991, a cinque anni dalla morte, andai dal cardinal Martini per chiedergli di avviare la causa di beatificazione. Lo trovai pienamente disponibile. Subito convocò una prima riunione che diede avvio alla causa. Io ho raccolto 144 testimonianze e tutta la sua biografia, quindi ho consegnato alla curia questo materiale, che è stato ancora ulteriormente arricchito. La fase diocesana si è presto conclusa: ora tutto è passato a Roma, dove i tempi sono lunghi. Ma padre Ols della Congregazione per le Cause dei Santi ha affermato che tutto quanto appare da questi documenti toglie ogni dubbio sulla sua santità e questo mi fa sperare molto sul seguito della causa”.
I funerali sono stati celebrati nella parrocchia di San Gregorio VII, la chiesa che Oberti frequentava tutti i giorni, a pochi passi dalla sua abitazione.