Il Movimento per la Vita Italiano esprime così «il massimo della vicinanza a Pierre e Viviane, genitori di Vincent Lambert», che si sono battuti per tenere in vita il figlio «fatto morire di fame e di sete in quella Francia che - ignorando la vita e l’amore di due genitori e calpestando la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità -, ha mostrato un aspetto di profonda inciviltà».
«Non dimentichiamoci» continua nella nota stampa «che in Italia quanto è successo a Vincent è possibile perché la legge 219/2017 lo permette. Vincent appartiene a quella schiera di ultimi, «uccisi dall’indifferenza o da una presunta pietà», cui viene negato di vivere perché ritenuti “inutili” da una società che sulla pelle delle persone gioca le sue mortifere battaglie ideologiche. Vincent, come Terry e Eluana, è vittima dell’incivile e irragionevole accanimento giudiziario della cultura dello scarto».
E conclude: «Rendiamo universali, con la nostra testimonianza e il nostro impegno, le parole che i genitori di Terry Schiavo (per anni in stato vegetativo, morta anche lei dopo la sospensione per volontà del giudice di idratazione e nutrizione, ndr) hanno dedicato alla loro figlia nel libro “A Life that Matters”: “A tutti coloro che sono portatori di disabilità, feriti nel corpo e nello spirito, possa Dio essere la vostra fonte inesauribile di coraggio, consolazione e gioia. Possiate essere sempre visti come il più grande tesoro della nostra società”. Tutto questo dice qualcosa di molto importante anche ai nostri politici e in particolare al legislatore».