Ha cominciato a parlare alle 10:04 del mattino. Ha smesso, roca ed esausta, 8 ore e 7 minuti più tardi, quando ormai fuori era buio. Nancy Pelosi, personaggio di spicco della politica americana, esponente del partito democratico, ha pronunciato il discorso più lungo e ininterrotto nella storia del Camera dei Rappresentanti. Prima di lei il discorso più lungo lo aveva fatto, nel 1909, un parlamentare del Missouri, ma era durato “appena” 5 ore e 15 minuti.
Con la sua maratona oratoria Nancy Pelosi ha voluto difendere la causa dei cosiddetti Dreamers, i quasi 700 mila immigrati arrivati negli Stati Uniti da bambini, portati da genitori senza i documenti in regola. Lo scorso settembre il presidente Trump ha sospeso i programmi di assistenza a loro favore dando al Congresso sei mesi di tempo per trovare norme sostitutive. La discussione della legge di bilancio in corso in questi giorni è l’occasione per finanziare nuovi programmi di assistenza ai migranti, ormai cresciuti e inseriti nel mondo del lavoro.
Nancy Pelosi, nella sua maratona al microfono, si è dilungata a raccontare le storie di queste persone, citando le loro origini e quello che hanno realizzato nella loro vita. Come Andrea Sabra, figlio di un pilota dell’aviazione peruviana, e oggi pilota dell’Aviazione USA. A un certo punto, nel raccontare queste storie commoventi, Nancy Pelosi ha avuto un momento di stanchezza e ha esclamato: “Forse avrei dovuto portare il mio Rosario, benedetto dal papa”.
Nancy Pelosi ha quasi 78 anni ed è nata a Baltimora, ma il cognome tradisce le origini italiane. Il nonno materno era molisano e quello paterno abruzzese. Pelosi è stata la prima donna a presiedere la Camera dei Rappresentanti, fra il 2007 e il 2011.
Un dettaglio della sua tenacia ammirato da chi ha seguito il suo discorso: Nancy Pelosi è rimasta in piedi 8 ore, senza mai togliersi le scarpe con il tacco.