Alla fine della prima giornata di lavori arriva il saluto schietto e caloroso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Per la massima carica dello Stato la Caritas rappresenta una "risorsa di alto valore etico per la coesione sociale e lo sviluppo economico del Paese".
In particolare il presidente della Repubblica plaude alla "capillare azione di sostegno e di ascolto" dell'organismo ecclesiale e alla capacità di "offrire integrazione e accoglienza a tutti con una particolare attenzione alle componenti più deboli della società, alle giovani generazioni e al loro percorso educativo". Giorgio Napolitano non manca poi di richiamare la figura di Paolo VI e il suo "nobile magistero" che furono ispiratori della nascita della Caritas italiana.