Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
sabato 19 aprile 2025
 
 

Nardò: vince il sindaco. Non si lavora nelle ore calde

04/08/2016  Perdono il ricorso gli imprenditori agricoli che si erano opposti alla sospensione del lavoro nei campi dalle 12 alle 16 prevista dall'ordinanza del sindaco Pippi Mellone. Tutelato il diritto alla salute

Contro l’ordinanza che vieta il lavoro nei campi dalle 12 alle 16, le stanno provando tutte, ma senza successo. Alcuni imprenditori del settore agricolo nel Comune di Nardò, scontenti della decisione del sindaco, Pippi Mellone, di tutelare i lavoratori costretti finora a lavorare anche sotto il caldo torrido, avevano impugnato la delibera n. 269 del 14 luglio davanti al Tar e, contemporaneamente, avevano presentato ricorso gerarchico – di solito alternativo al ricorso al tribunale amministrativo - anche al prefetto. Sia il Tar che la prefettura di Lecce, però, hanno dato torto ai sette imprenditori ritenendo, l’uno, che l’ordinanza del sindaco sia adeguatamente motivata e giudicando, l’altra, inammissibile il ricorso.

La terza sezione del Tar di Lecce, presieduta da Luigi Costantini, si è dunque schierata per la salvaguardia della salute dei lavoratori e ha suggerito alle aziende, che lamentano un danno dall’interruzione del lavoro serrato di raccolta di angurie e pomodori, di recuperare in orari più consoni il tempo di sospensione rispettando, in ogni caso, i contratti nazionali di lavoro.

Intanto, mentre il Senato approva il ddl sul caporalato e in attesa che il provvedimento passi alla Camera, l’ordinanza del sindaco di Nardò diventa un precedente importante che potrebbe essere “copiato” da altre amministrazioni comunali interessate alla salute dei lavoratori – immigrati e italiani – impegnati sul loro territorio.

La delibera ha valore nei mesi più caldi e scade il 31 agosto. Per settembre però, il sindaco Mellone ha  già convocato un tavolo di lavoro per affrontare per tempo le criticità del lavoro stagionale del prossimo anno in modo che non possa più trovare spazio lo sfruttamento di chi è in stato di bisogno.

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
1

Stai visualizzando  dei 1 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo