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martedì 24 giugno 2025
 
 

Natale non sia solo festa dei consumi

10/12/2012  La Natività rischia di «essere vissuta come una festa solo esteriore», ha detto il Papa all'Angelus di domenica 9 dicembre, invitando «a vivere in maniera essenziale».

«Nella società dei consumi, in cui si è tentati di cercare la gioia nelle cose, Giovanni il Battista ci insegna a vivere in maniera essenziale, affinchè il Natale sia vissuto non solo come una festa esteriore, ma come la festa del Figlio di Dio che è venuto a portare agli uomini la pace, la vita e la gioia vera». Lo ha detto il Papa durante l'Angelus di domenica 9 dicembre, commentando un brano del Vangelo di Luca. Benedetto XVI ha quindi esortato a vivere l'avvento «con gli occhi della fede» e cercare nella «grotta di Betlemme» «la salvezza di Dio».

Dopo l’Angelus, nei saluti in varie lingue, il Papa s'è soffermato sul dovere cristiano di accogliere i migranti. In particolare, parlando in francese, Joseph Ratzinger ha affermato: «L’Avvento ci invita ad andare incontro al Signore, e dunque a metterci in cammino. Questa realtà è ben familiare alle persone costrette a lasciare i loro territori, per vari motivi, tra cui le guerre o la povertà. I migranti conoscono la precarietà e incontrano di solito poca comprensione». Di qui l’auspicio: «Possano dunque essere accolti e avere una vita degna! In questo tempo di preparazione del Natale, facciamo in modo che una solidarietà fraterna e gioiosa venga in aiuto ai loro bisogni e sostenga la loro speranza! Non dimentichiamo mai che ogni cristiano è in cammino verso la sua vera patria: il cielo. Il Cristo è l’unica via! Che la Vergine Maria, che ha conosciuto viaggi ed esilio, accompagni il nostro percorso!».

In tedesco, poi, ha rammentato che «anche noi siamo invitati ad accogliere sempre nuovamente il dono del perdono di Dio e a diventare uomini nuovi. Il sacramento della riconciliazione è un’occasione speciale di incontro con il Dio misericordioso». In spagnolo, ha inoltre aggiunto: «Che la Santissima Vergine, che seppe dare il suo ‘sì’ incondizionato al Signore, ci aiuti a ratificare ogni giorno le nostre promesse battesimali, affinché, per i frutti delle buone opere, siamo testimoni di fronte al mondo della grazia di Dio che opera in noi». In polacco, infine, Benedetto XVI ha detto: «sono molti coloro che non credono. Come san Giovanni cerchiamo di essere per loro, nell’Anno della Fede, i messaggeri del Vangelo e i testimoni fedeli di Cristo».

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