Gavin Ashenden (65 anni), vescovo anglicano e cappellano della Regina dal 2007 al 2017, è un scaerdote cattolico dal 2019
Una Regina rattristata perchè vedrà sempre di meno l’ultimo arrivato della sua famiglia, quel principino Archie Mountbatten-Windsor che i genitori hanno portato in Canada. Una monarca, a 93 anni, ancora saldamente alle redini della corona, che ha saputo dire no alle capricciose richieste del nipote ribelle Harry e della moglie americana Meghan. Cosi Gavin Ashenden, già cappellano di Elisabetta II dal 2007 al 2018, interpreta le ultime novita’ di casa reale. La decisione del sesto in linea di successione al trono e della moglie di rinunciare, per il momento almeno, ai loro ruoli pubblici e congelare quel titolo “Sua Altezza Reale”. L’ex pastore e vescovo anglicano, diventato cattolico lo scorso dicembre, responsabile di un sito di grande successo (https://ashenden.org/) spiega che Elisabetta II ha deciso di «lasciare la porta aperta a questi due adolescenti ribelli, sperando forse che, nei prossimi dodici mesi, cambieranno idea».
«Anche se ha dimostrato grande fermezza, decidendo che dovranno pagare l’affitto della loro residenza britannica, il palazzo di Frogmore cottage e anche restituire ai contribuenti i 2,4 milioni di sterline, 2,8 milioni di euro spesi per restaurarlo», spiega Ashenden.
«Penso che la sovrana, da saggia nonna, abbia pensato che, nel matrimonio del nipote, è Meghan, in questo momento, a prevalere e che l’ex attrice americana stia trascinando il marito in quella Toronto, dove ha lavorato e dove ha i suoi amici più cari e dove ha persino lasciato un intero guardaroba, prima di sposarsi», continua il commentatore, «Per Harry, col passare del tempo, questo potrebbe rivelarsi insopportabile. In fondo sta lasciando tutto quello che conosce. Gli incarichi nell’esercito dove si è formato e dove si trova la sua identità più vera. Gli impegni ufficiali che riempiono la sua giornata. Per non parlare dei posti e delle persone ai quali è affezionato. Per questo motivo Elisabetta II ha detto, nelle sue dichiarazioni ufficiali, che Harry può tornare, insieme a Meghan, in qualunque momento».
La sicurezza di Meghan e Harry è a rischio? «Preoccupazione è stata espressa, nei media britannici, perchè la corona non pagherà più gli agenti privati e le guardie del corpo che li proteggono in questo momento. Quando questo è successo con la principessa Diana il risultato è stato disastroso. C’è consapevolezza che il tragico incidente, del quale è rimasta vittima la madre di Harry, non sarebbe capitato se ci fosse stata la polizia britannica a proteggere la principessa».
Il problema è che diventerà molto difficile, per lo stato britannico, proteggere il principe e sua moglie quando saranno andati a vivere in Canada. «Prima di tutto perche’ il conto per tutto questo sarà troppo alto e poi perchè gli agenti britannici non sarebbero autorizzati ad agire in un territorio straniero. Tocca allo stato canadese garantire la sicurezza di Meghan e Harry, ma non e’ chiaro, per il momento, che i contribuenti di quel paese siano disposti a sborsare milioni di dollari che possono essere usati per migliorare il sistema sanitario o quello scolastico», risponde Gavin Ashenden.
E riguardo la soluzione trovata per Harry e Meghan e la possibilità che possa rappresentare la via del futuro per la monarchia conclude: «Harry e Meghan hanno saltato prima di essere spinti, come si dice in inglese. Le foto ufficiali di Elisabetta II mostrano ormai soltanto la linea più diretta al trono. La monarca con il figlio Carlo, il nipote William e il pronipote George. Ad Harry rimaneva soltanto un ruolo di comparsa, che il principe non ha trovato soddisfacente. Ha scelto di trovare una sua strada indipendente. La monarchia del futuro sarà composta da meno reali impiegati a tempo pieno. Un monarchia al risparmio, meno costosa di quella attuale. Harry e Meghan hanno soltanto anticipato i tempi».