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Nel tempio valdese, per far crescere l'ecumenismo

18/06/2015 

«Gioiosa sobrietà: ecco come noi valdesi accoglieremo papa Francesco». Il pastore Paolo Ribet, 67 anni, dal 2009 alla guida della comunità di Torino (1.200 membri), racconta il significato di un incontro storico, il primo di un Pontefice con la Chiesa fondata da Valdo nel XII secolo e successivamente aderente alla Riforma protestante. «L’invito – spiega Ribet – è partito dalla Tavola valdese, dopo che Francesco aveva inviato una lettera di saluto in occasione del nostro sinodo. È nello stile di questo Papa costruire ponti.
L’incontro sarà un’ulteriore occasione per uscire dal vecchio schema di polemica tra le Chiese, in nome del reciproco riconoscimento e rispetto». In Piemonte, dove i valdesi hanno il loro centro propulsore, il dialogo ecumenico vanta una solida tradizione: tra le tante iniziative a Torino c’è il Comitato Interfedi inaugurato durante le Olimpiadi Invernali del 2006.

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