Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 10 novembre 2024
 
Stasera in TV
 

Nella prima serata in tv non c'è spazio per le famiglie

24/10/2017  Nei palinsesti di stasera 24 ottobre un'abbondanza di violenza e sesso: "Suburra", "Cinquanta sfumature di grigio"... Non è certo questa la programmazione che rispetti tutte le fasce d'età. Meglio prevedere un'alternativa, come un gioco di società o la lettura di un libro ad alta voce

Non c’è niente di meglio di una bella serata in famiglia davanti al televisore, con un film o una fiction di qualità che possa andare bene per tre generazioni. Ma ecco che scorrendo i palinsesti dei canali generalisti principali stasera la nostra bella famigliola incorre in una cocente delusione. Sembra sia stata ordita una congiura: le proposte per la prima serata sono praticamente tutte  totalmente lontane da un prodotto adatto alla famiglia. Su Rai 2 il film Suburra (da cui è stata poi tratta l’omonima fiction in onda su Netflix), la storia a tinte molto forti sia per quanto riguarda sia violenza sia sesso, della corruzione e del malaffare di roma. Sicuramente un prodotto di qualità, bene interpretato (molto convincente Pierfrancesco Favino nei panni del politico corrotto e eticamente bieco così come Alessandro Borghi criminale spietato e crudele). Su Canale 5 nientemeno che Cinquanta sfumature di grigio, il soft erotico tratto dall’omonimo best seller, con una rassegna di sesso sadomaso, la cui messa in onda era già stata condannata dal  Movimento italiano genitori (Moige) quando era andato in onda sempre su Canale 5 a gennaio 2016.  «Una scelta eticamente scorretta, decisamente lesiva per i minori che vengono televisivamente violati da una programmazione Tv non adatta a loro», dichiarò allo0ra il Moige. «Questa non è una televisione capace di esprimere rispetto verso le famiglie  che credono nel valore sociale e culturale della Tv che utilizza concessioni pubbliche. Chiediamo alle aziende inserzioniste di ritirare gli spot da programmi lesivi e irrispettosi dei minori».
 

Ma andiamo avanti nell’analisi dei nostri palinsesti di stasera: Su Rete 4 il violento Duro da uccidere con Stev Siegal, su rai l’altrettanto pugno allo stomaco rappresentato da un datato Conan il barbaro. Su Italia 1 le inchieste spregiudicate delle Iene. 
Vediamo se ci va meglio sui canali digitali. Macché; su Paramount spunta la katana insanguinata di Uma Thurman di Kill Bill 2 di Quentin Tarantino, su La 5 abbiamo la totale vacuità del grande fratello vip.   
Più innocui ma sicuramente non rivolti espressamente ai ragazzi la fiction Il paradiso delle signore su Rai 1 e Carta Bianca su Rai 3.

Eppure qualcosa ci deve essere! Trovato, sul 9 c'è iil demenziale L’asilo dei papà con Eddie Murphy  buono per qualche sgangherata risata, ma almeno innocuo.  

Forse un po’ più di attenzione verso il pubblico di minori, o comunque di  spettatori che non gradiscono una dose massiccia di sapori forti sarebbe auspicabile, e un’autorità super partes potrebbe vigilare affinché il mix di programmazioni non sia così a senso unico. Nell’attesa, proponiamo per stasera un programma alternativo alla Tv come una partita a un gioco di società o la lettura ad alta voce di un libro. Non di sola tv vivono le serate in famiglia!

I vostri commenti
9

Stai visualizzando  dei 9 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo