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sabato 19 aprile 2025
 
 

Nelle terre di papa Francesco

28/10/2013  Il Comune e la Diocesi di Asti stanno lavorando insieme per promuovere il territorio in cui è nato Jorge Mario Bergoglio. Un'iniziativa che unisce turismo e solidarietà. In attesa, il prossimo anno, della visita del Pontefice...

«In una delle prime interviste, all’indomani della sua elezione, papa Francesco ha ricordato i vitigni di Grignolino coltivati dalla sua famiglia a Portacomaro, così stiamo assistendo una riscoperta di questo vino e le vendite sono aumentate». Esordisce così Andrea Cerrato, assessore al turismo di Asti per illustrarci l’iniziativa “Comitato Papa Francesco”.

Questa struttura vede riuniti il Comune e la Diocesi di Asti per promuovere un vero e proprio marketing turistico dei territori legati alla storia della famiglia di papa Francesco. Il Comitato ha assegnato a tour operator nazionali e internazionali di organizzare pacchetti che vanno dai due ai dieci giorni, alcuni dei quali comprendono anche l’udienza a Roma con il Santo Padre.

Una promozione turistica che è stata inserita nel programma di festeggiamenti in onore dei 200 anni della nascita di San Giovanni Bosco. A questo bicentenario, che si festeggerà il 18 agosto 2015, l’Astigiano si avvicina con diverse iniziative, volte a far conoscere l’humus da cui provengono figure come don Bosco e Papa Bergoglio. «Queste», spiega  Cerrato, «sono terre contadine, dove i valori del cristianesimo hanno permeato la vita interiore degli uomini e il senso della comunità, dello stare insieme».   L’assessore esprime, quindi, gratitudine al Papa, ma tiene subito a precisare: «Sicuramente, in termini di notorietà la terre di Asti ci hanno guadagnato con l’elezione di papa Francesco, ma noi non vogliamo sfruttare in modo la sua immagine solo per fini commerciali. Parte del ricavato dalla vendita dei pacchetti viaggio, su accordo del Comune e della Diocesi, sarà devoluto per sostenere progetti di beneficienza».

Ma quale sarà lo scenario che si aprirà al turista che sceglie di venire da questa parti? «Innanzitutto Portacomaro, da cui nel 1928 Mario Bergoglio, il padre del Papa, partì alla volta dell’Argentina e che ogni settimana attrae visitatori dall’Italia e dal mondo. Non dimentichiamo altri paesi come Cocconato, Montiglio, San Martino Alfieri: sono tutti legati alla storia della famiglia Bergoglio e fanno parte degli itinerari turistici promossi dal Comitato». Ed ancora: «Chi vuole potrà anche percorrere quel pezzo di via Francigena che attraversa l’Astigiano verso Genova».

Un tour che comprende chiese, monasteri, ma anche vigne, frutti della terra: il meglio che la natura e l’uomo hanno saputo offrire in millenni di storia. Turismo religioso, quindi, e non solo: arte, storia, trekking, enogastronomia. Una varietà di proposte per accontentare tutti: dai giovani, alle famiglie, agli anziani. Per finire, l’assessore Cerrato non nasconde il desiderio di accogliere il Papa tra i propri conterranei. Si sta lavorando su tre fronti. «Nel 2014 il Vaticano sarà il Paese ospite del Salone del Libro di Torino, in caso della presenza del Papa ci stiamo attivando per organizzare una visita ad Asti». Qui, peraltro, si terrà anche il Forum dei Piemontesi nel Mondo la prossima primavera.

«Asti», ha detto il portavoce della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi, «è tra le priorità di papa Francesco. Nel 2014 il primo viaggio del Pontefice sarà nella terra di origine della famiglia».

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