Annunciato ieri e poi misteriosamente annullato e rinviato, il discorso di Vladimir Putin alla nazione è stato trasmesso questa mattina dalla televisione russa. È stato un discorso duro, minaccioso, da dittatore e da uomo di guerra. Adesso la pace in Ucraina sembra davvero molto lontana.
Putin ha dichiarato una mobilitazione parziale in Russia, con il richiamo dei militari della riserva. La mobilitazione parziale prevede il richiamo di 300.000 riservisti. Si tratterà di uomini che hanno già servito nell'esercito, con esperienza di combattimento e specializzazioni militari. Sono esclusi i militari di leva. Lo ha detto il ministro della Difesa Serghei Shoigu, citato dalla Tass, aggiungendo che scopo della mobilitazione è "controllare i territori liberati" in Ucraina.
Putin ha aggiunto che I territori dell'Ucraina che hanno annunciato il referendum per l'adesione alla Russia "hanno il sostegno" di Mosca. Proprio ieri le autoproclamate repubbliche autonome del Donbass, Lugansk e Donetsk - già riconosciute indipendenti da Vladimir Putin alla vigilia dell'invasione -, e le aeree degli oblast di Kherson e Zaporizhzhia sotto il controllo russo dalle prime fasi dell'offensiva hanno indetto le consultazioni tra il 23 e il 27 settembre.
Putin si è poi rivolto all’Occidente, accusato di "indebolire, dividere e distruggere la Russia”. Con un esplicito riferimento all'uso dell'arma atomica, il presidente russo ha affermato che "la Russia utilizzerà tutti i mezzi disponibili in caso di minaccia all'integrità territoriale". "Coloro che cercano di ricattarci con armi nucleari dovrebbero sapere che le abbiamo anche noi", questo perchè - spiega Putin -"Quando la sua integrità territoriale è minacciata, la Federazione russa usa tutti i mezzi a disposizione", "e questo non è un bluff”.
Quindi Putin non mostra nessun cedimento e di fatto smentisce la possibile disponibilità alla trattativa ipotizzata due giorni fa dal presidente turco Erdogan. Il richiamo dei riservisti indica chiaramente che la Russia si trova in difficoltò in Ucraina e ha bisogno di nuovi soldati sul campo di battaglia.
Le prime reazioni al discorso di Putin arrivano da Berlino e da Londra. Il vice cancelliere tedesco Robert Habeck dichiara che l'annuncio di una parziale mobilitazione appena fatto da Vladimir Putin "segna una nuova escalation nell'aggressione all’Ucraina”. "Ci consulteremo per vedere come reagire sul piano politico, ha aggiunto. Il ministro degli Esteri britannico Gillian Keegan ha definito "agghiacciante" la minaccia di Putin all'Occidente di avere molte armi, aggiungendo che il discorso è "un'altra delle bugie di Putin"."È una minaccia seria, ma è già stata fatta in passato", ha dichiarato alla BBC.
Altre dichiarazioni arriveranno nelle prossime ore, probabilmente anche da New York, dove è si sta svolgendo l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Proprio oggi, 21 settembre, l’ONU celebra la Giornata Internazionale della Pace.