(Foto Ansa)
L’ultimo è stato Kaos, un cucciolo di lagotto di soli otto mesi. Il suo padrone, uno studente di 20 anni, stava portandolo a passeggio alle Colonne di San Lorenzo, nel centro di Milano. A un certo punto il cucciolo si è accasciato con strazianti guaiti e ha cominciato ad avere delle scosse in tutto il corpo. Era rimasto fulminato da una forte scarica elettrica fuoruscita dal tombino della società elettrica, che a causa della nevicata e del bagnato ha creato un insolito “ponte” di corrente (in pratica, la neve che entra nel tombino fa da conduttore dell’elettricità, che fuoriesce dal pozzetto). Soccorsi dai molti passanti premurosi, il cane e il giovane proprietario hanno cercato di fermare un taxi, che si è rifiutato di caricare il cane, per portarlo alla più vicina clinica veterinaria. Una corsa allora a piedi, disperata. Tutto inutile: il lagotto non ce l’ha fatta. Ma anche lo studente ha riportato uno choc elettrico ed è stato trasportato e ricoverato in osservazione all’ospedale Policlinico di Milano.
Allo stesso modo sono morti nei giorni scorsi altri tre cani, un pastore tedesco, un levriere e un Beagle. Un altro è rimasto gravemente ferito ma è sopravvissuto. L'Associazione italiana difesa animali e ambiente ( Aidaa) ha fatto sapere che denuncerà i sindaci dei cinque comuni interessati dalle morti dei cani per la mancata pulizia e manutenzione dei tombini che, pieni d'acqua, si sono trasformati in conduttori della corrente.
Come spiega anche lo studente vittima dell’incidente in un video di denuncia per il terribile episodio, girato con il cellulare dall’ospedale, sulla piazza milanese in quel momento giocavano anche moltissimi bambini. Se qualcuno di loro fosse scivolato per terra (se si sta in piedi le scarpe creano per fortuna un isolamento elettrico) sarebbero potuti rimanere folgorati.