Una fedele dello Sri Lanka scatta una foto al Papa (Reuters).
“La religione non può mai uccidere, non si può farlo in nome di Dio”. Il Papa lo ha detto in aereo ai giornalisti durante il volo da Colombo a Manila. Poi ha aggiunto: “Ma non si può provocare, non si può prendere in giro la religione di un altro. Non va bene”. La domanda è stata fatta da un giornalista francese, che gli ha chiesto fino a che punto si può andare con la libertà di espressione. Quindi ha chiarito ulteriormente con un esempio spiegando che la libertà di espressione va bene, “ma se il mio amico Gasbarri (l’organizzatore dei viaggi del papa, n.d.r) dice una parolaccia sulla mia mamma... ma si aspetti un pugno! E’ normale!. Non si può provocare, non si può insultare la fede degli altri ". Poi ha avvisato: “Non si giocattolizza la religione degli altri”.
Il Papa ha ricordato che la "libertà di espressione è un diritto, ma anche un dovere". Neppure si deve offendere “la religione", ma se accade “non si reagisce con violenza”. Poi ha parlato dei kamikaze e dei kamikaze bambini e ha detto che, “senza mancare di rispetto a nessuno”, ma “dietro ogni attentato suicida c'è uno squilibrio, non so se mentale, ma certamente umano”.
Sui bambini ha detto: “Per quanto riguarda l'uso dei bambini per gli attentati (il riferimento è alle ragazze kamikaze in Nigeria e al video choc del bambino che uccide una vittima dell'Is, n.d.r): sono usati dappertutto per tante cose, sfruttati nel lavoro, come schiavi, sfruttati sessualmente. Alcuni anni fa con alcuni membri del senato in Argentina abbiamo voluto fare una campagna negli alberghi più importanti per dire che lì non si sfruttano i bambini per i turisti, ma non ci siamo riusciti... A volte quando ero in Germania, mi sono caduti sotto gli occhi articoli che parlavano delle zone del turismo erotico nel Sud Est asiatico e anche lì si trattava di bambini. I bambini sono sfruttati anche per questo, per gli attentati kamikaze. Di più non oso dire”.
Il Papa ha anche rivelato che all’inizio dell’estate uscirà l’enciclica sull’ambiente. Ha detto che la terza bozza è attualmente al vaglio della Congregazione per la dottrina delle fede, della Segretaria di Stato e del teologo della Casa pontificia, per evitare che “io dica stupidaggini”. Poi a marzo, ha aggiunto, il papa, “prenderò tutta una settimana per finirla”. Così potrà essere pubblicata un po’ prima dell’incontro internazionale sul clima di dicembre. Bergoglio ai giornalisti ha detto: “Quello di Lima mi ha un po’ deluso, speriamo che a Parigi siano un po’ più coraggiosi”.
Tra le altre cose di cui ha parlato il papa c’è anche un futuro incontro delle religioni ad Assisi: “C'è stata la proposta di fare un nuovo incontro ad Assisi con le religioni contro la violenza, so che alcuni stanno lavorando su questo. Ho parlato con il cardinale Tauran e so che questo suscita inquietudine nelle altre religioni”. Infine ha spiegato il senso della sua missione nelle Filippine, spiegando che al centro ci sono “i poveri che hanno sofferto per il tifone Yolanda e ancora soffrono le sue conseguenze ma hanno fede e speranza”.
Ha voluto anche chiarire qualche cosa sull’allarme per la sua sicurezza di questi giorni, spiegando che al centro della sua preoccupazione c’è “per l'incolumità dei fedeli” mentre per sé ha “una sana incoscienza”: “Sempre il migliore modo per rispondere è la mitezza, essere mite, umile, come il Padre, senza fare aggressioni. A me preoccupano i fedeli, su questo ho parlato con la sicurezza vaticana, il dottor Giani mi aggiorna, mi preoccupano i fedeli, ho paura per loro, ma lei sa che io ho un difetto, una bella dose di incoscienza. Ma se mi accade questo? Soltanto ti chiedo la grazia che non mi facciano male, perché non sono coraggioso di fronte al dolore”.