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sabato 14 settembre 2024
 
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Niente voti né orari. A Berlino la scuola che prepara al futuro

12/10/2016  Non ci sono voti, né orari né lezioni frontali. E i ragazzi, oltre alle materie di base, studiano materie come Responsabilità e Sfide. È l’Evangelical School Berlin Centre, la scuola evangelica che prepara i ragazzi al cambiamento. Formandone la personalità.

Mentre a Varese si discute su un necessario ripensamento della scuola, a Berlino esiste una scuola senza voti e senza orari che ha già dimostrato di funzionare e di dare ottimi risultati sui ragazzi. E ce la racconta il The Guardian (http://www.theguardian.com/world/2016/jul/01/no-grades-no-timetable-berlin-school-turns-teaching-upside-down). È l’Evangelical School Berlin Centre, fondato con l'obiettivo di una riforma della scuola, di un radicale cambiamento della cultura dell'apprendimento. Per essere, come scuola evangelica di fede cristiana, un punto di riferimento per l'apprendimento e l'azione.

 

Niente voti né orari

Ed ecco allora che agli studenti fino ai quindici anni non vengono assegnati voti, non c’è un orario fisso, non esistono lezioni frontali e sono gli alunni stessi a decidere quali materie seguire e quando dare gli esami. Tra le materie, fatte salve quelle d’obbligo come matematica, tedesco, inglese e studi sociali, ci sono corsi insoliti e quanto mai necessari; come quelli di "Responsabilità" e "Sfide", in cui può capitare che ai ragazzi tra i 12 e i 14 anni vengano assegnati circa 150 euro con cui pianificare da soli "un’avventura" come andare in kayak, lavorare in una fattoria o fare trekking all’estero.

La filosofia della scuola

  

Assecondare il mercato del lavoro che richiede nuove intelligenze e professionalità. È questa l’idea della preside Margaret Rasfeld: «Preparare gli studenti al cambiamento». Sviluppare un’intelligenza più flessibile e meno nozionistica, appassionarsi a ciò che studiano, comprenderlo in maniera profonda per poi poterlo applicare. Perché, a detta della preside, «più sei lasciato libero più hai bisogno di struttura». Ecco allora che gli studenti che disturbano o fanno chiasso sono costretti ad andare a scuola anche il sabato. «L’obiettivo di una scuola come la nostra» conclude la preside, «è quello di preparare i giovani ad affrontare le sfide della vita e i cambiamenti che queste comportano. Nel ventunesimo secolo il lavoro principale delle scuole dovrebbe essere la formazione della personalità dei propri allievi». Risultati? Inutile dirlo, ottimi. Certo, la scuola non è per tutti se i costi oscillano tra i 700 e i 6.330 euro. Ma la retta dipende dal reddito. Il 5% degli studenti è completamente esente.

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