Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
martedì 08 ottobre 2024
 
 

Boko Haram, ancora strage di cristiani

06/01/2012  Almeno 25 morti in Nigeria per mano dei terroristi islamisti. Gli attacchi sullo sfondo della crisi economica e del petrolio.

I talebani nigeriani di Boko Haram stanno facendo di tutto per dar seguito al folle ultimatum emesso tre giorni fa: tutti i cristiani fuori dalla Nigeria entro tre giorni, pena la morte. anche se sono più del 40% della popolazione, anche se sono nigeriani proprio come gli appartenenti alla maggioranza (50% circa della popolazione) musulmana.


     Così, dopo le stragi di Natale, con almeno 50 morti, sono arrivate le stragi dell'Epifania, con almeno altri 25 morti a Gombe (dove i terroristi hanno sparato sui fedeli che uscivano dalla Messa) e a Mubi, durante la cerimonia funebre per una delle vittime di Gombe.

     Boko Haram, si sa, chiede l'imposizione della shar'ia in tutti i 36 Stati che formano la Nigeria, mentre ora è applicata solo in 12: in 9 a pieno titolo, in altri 3 solo nelle aree con popolazione a maggioranza islamica.

     Oltre al fanatismo religioso, Boko Haram si appoggia, ora, anche su una crisi economica che ha avuto nella vicenda del prezzo della benzina il suo più evidente indicatore. Dal primo gennaio 2012 il Governo ha abolito ogni forma di sussidio al prezzo dei carburanti. Per lo Stato un risparmio pari a 8 miliardi di euro l'anno, per 180 milioni di nigeriani una vera mazzata. La benzina è passata da un giorno all'altro da circa 30 centesimi di euro al litro a 70, con l'ovvio effetto di far decollare il costo della vita, a cominciare dal prezzo del biglietto dei mezzi pubblici, usati dalla grande maggioranza della popolazione.

     Il Governo ha motivato il provvedimento con il desiderio di liberare risorse per costruire infrastrutture e creare posti di lavoro. Ma ai nigeriani riesce difficile fidarsi di una burocrazia tra le più corrotte al mondo, e accettare un simile provvedimento vivendo nel primo Paese produttore di petrolio dell'Africa. Così la tensione si è fatta altissima: ogni manifestazione è vietata, qualunque assembramento represso dalla polizia, che però si mostra del tutto impotente di fronte alle incursioni dei miliziani di Boko Haram. Così come lo è il presidente Goodluck Jonathan, a sua volta un cristiano.
     

     

I vostri commenti
2

Stai visualizzando  dei 2 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo