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Nino Frassica: «Non è mai troppo tardi per imparare internet»

24/07/2016  In "Complimenti per la connessione", in onda tutte le sere su Raiuno, il suo maresciallo Cecchini va a lezione per imparare a navigare. E con lui milioni di italiani. Come ai tempi del maestro Manzi negli Sessanta

Nino Frassica nei panni del maresciallo Cecchini in "Complimenti per la connessione" in onda tutte le sere su Raiuno alle 20.30
Nino Frassica nei panni del maresciallo Cecchini in "Complimenti per la connessione" in onda tutte le sere su Raiuno alle 20.30

Per Nino Frassica è stato ancor più facile del solito indossare i panni del maresciallo Cecchini di Don Matteo: «Non ho nemmeno dovuto recitare, perché faccio davvero parte di quel 40% (oltre 22 milioni di persone) di italiani che non sa usare Internet».
Una quota composta per la maggior parte da over 65, che in Tv guardano soprattutto Rai 1. Anche se negli ultimi anni, come certificano i dati della ricerca Demopolis, le cose sono molto cambiate (siamo passati dal 9% degli over 65 che nel 2010 dichiaravano di accedere a Internet una o due volte alla settimana, al 25% del 2016), ci sono ancora tanti “esclusi digitali”. A loro, ma non solo, si rivolge Complimenti per la connessione, una “costola” (in gergo si dice spin-off) di Don Matteo, in onda tutti i giorni con un episodio di sei minuti subito dopo il Tg1.
Tutto nasce perché Cecchini vorrebbe ottenere una promozione. Ma il suo superiore, il capitano Tommasi (Simone Montedoro) gliela concederà solo se imparerà a usare bene il computer. Così organizza un ciclo di lezioni a cui si unisce anche il sacrestano Pippo (Francesco Scali), che alla sua veneranda età sogna di entrare pure lui nell’Arma. Ovviamente i due allievi non sono proprio disciplinatissimi ma, tra uno sketch e l’altro, imparano a familiarizzare con termini come smartphone, email, Wikipedia, hashtag e streaming, eBook.
In pratica, una versione 2.0 delle mitiche lezioni di Non è mai troppo tardi con cui il maestro Alberto Manzi negli anni Sessanta aiutò oltre un milione di italiani semianalfabeti a prendere la licenza elementare. In realtà Frassica gioca a fare il modesto, perché con il computer sa già fare parecchie cose: «Lo uso per scrivere, per vedere i video su YouTube anche se non so commentarli. Poi “sfrucuglio” su Google per cercare informazioni, specie su film e libri e ho pure una pagina Facebook».

Addirittura...

«Sì, l’ha sistemata un mio amico e io ogni tanto scrivo qualcosa o carico una foto».

Molti usano Facebook per ritrovare vecchi amici. Lo fa anche lei?

«Sì, in questo modo ho ritrovato molti miei vecchi compagni di scuola di Messina. Mi mandano le foto di come sono adesso. Sono cambiati... eppure li riconosco lo stesso e questo è molto bello. Mi sono pure iscritto a un gruppo su Facebook: “Sei di Messina se...”. Da anni vivo a Roma e quando ho un po’ di nostalgia vado lì e vedo cosa scrivono i miei compaesani».

Usa anche Twitter?

«Ancora no. Ma voglio imparare perché su Internet c’è davvero tutto: è una biblioteca, una piazza, un negozio. Per questo consiglio a chi è come me di vincere diffidenze e paure e farsi avanti, di non perdere tempo e imparare a usare presto queste tecnologie. Certo, si può vivere pure senza e io quando sono in vacanza cerco di spegnere tutto, ma penso sempre che uno più cose sa meglio sta».

Che cellulare ha?

«Ne ho uno che fa le foto, ma non i selfie. Ma tanto a me serve solo per telefonare e inviare gli Sms. E cerco di usarlo solo per lavoro perché quando sono con gli amici vedo che molti di loro passano la maggior parte del tempo con gli occhi fissi sullo schermo del loro cellulare, magari per scrivere ad altri amici. Ma come, non bastiamo noi che ci siamo? Va bene sapere usare le tecnologie, ma come in tutte le cose ci vuole giudizio».

Quando ha qualche problema, cerca di risolverlo da solo?

«Macché. Peggiorerei solo la situazione. Chiamo i miei nipoti o, se non ci sono loro, il mio tecnico fidato. A proposito, devo farlo proprio oggi perché non riesco più ad accendere il mio televisore...».

Lei fu lanciato da Renzo Arbore a Quelli della notte. Per farsi notare da lui, lasciava sulla sua segreteria telefonica messaggi strampalati come «Pronto, sono Frassica. Sono un mio ammiratore». Oggi userebbe le email o Facebook per fare colpo?

«Perché no? Anzi, dirò di più. Proprio su Facebook ho scovato due comici che poi ho chiamato con me in radio nella mia trasmissione Il programmone: uno, Valerio Rondini, aveva messo una foto che mi ha fatto molto ridere; l’altro, Nicola Leugio, faceva delle battute che sembravano scritte da me...».

Il suo collega in divisa Catarella nel Commissario Montalbano diventa un esperto di computer. Con le lezioni di Complimenti per la connessione potrebbe diventarlo anche il suo maresciallo Cecchini?

«No, resterà sempre un po’ sprovveduto. Però per adesso sono in programma solo 20 puntate. Chissà, forse ci diranno di proseguire e allora anche lui potrebbe davvero diventare bravo».
Insomma, il “non è mai troppo tardi” del maestro Manzi vale anche per il buon Cecchini. E, soprattutto, per i milioni di italiani che seguono le sue lezioni tutte le sere.

 
 
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