In concomitanza con l'inizio del corteo principale anti Tav, le autorità hanno fatto chiudere, per ragioni di sicurezza, l'autostrada A32 nel tratto Bardonecchia-Susa, dopo che ignoti avevano lanciato sassi dall'area sovrastante la galleria Cels sulle due carreggiate. Già ieri la circolazione verso la Francia e quella in senso contrario risultavano rallentate per via del rafforzamento del cantiere vegliato da nutriti reparti di Polizia, Carabinieri e della Guardia di Finanza. La Questura di Torino, inoltre, ha reso noto che nel corso di mirate bonifiche nell'area del cantiere in località La Maddalena, è stato rinvenuto un contenitore con 14 bombe carta.
In Valsusa «state facendo una rivoluzione straordinaria, siete tutti eroi, le campane suonano per tutta l'Italia che ci sta guardando attraverso la rete». Lo ha detto Beppe Grillo parlando a centinaia di manifestanti radunati a Chiomonte per la manifestazione No Tav. «La Torino-Lione è la più grande truffa del secolo», ha ancora affermato Beppe Grillo, «pensare di fare viaggiare le merci a 300 all'ora è roba da anni Settanta, il futuro è fare viaggiare meno le merci, è il regionalismo». Grillo ha poi accusato le forze dell'ordine di usare gas lacrimogeni «che sono proibiti, armi da guerra cancerogene».
«In Valsusa gli eroi sono i poliziotti e gli operai, non i manifestanti nè tantomeno i delinquenti che tirano le pietre». Pier Ferdinando Casini, dal suo profilo su Facebook, risponde così a Beppe Grillo che, a seguito degli scontri avvenuti oggi in Val di Susa, ha definito ''eroi'' i No Tav.
«I fatti che avvengono in queste ore in Val di Susa con le forze dell'ordine attaccate violentemente mentre difendono il cantiere, sono allarmanti e assolutamente inaccettabili». Lo afferma il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. «Qui non si tratta più di come si fa una ferrovia», aggiunge Bersani: «Qui si tratta di come funziona una democrazia. Isolare, condannare la violenza e ripudiarne ogni presunta giustificazione è un dovere elementare di tutte le forze politiche e delle persone civili. Su questo concetto non è per noi tollerabile nessun equivoco».
e chiede a tutte le istituzioni e le componenti politiche democratiche di fare altrettanto. Il Capo dello Stato interviene in serata con una durissima nota nella quale attribuisce la responsabilità dei veri e propri atti di guerriglia a «gruppi addestrati» a queste pratiche. Da qui l'invito alle forze dello Stato a «vigilare» e a intervenire con la «massima fermezza».