Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 07 novembre 2024
 
vaticano
 

Noemi, la bimba vittima della camorra incontra papa Francesco

07/06/2021  Ad accompagnarla l'arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia. "Promessa mantenuta", scrivono i genitori sui social. La tenerezza della Chiesa verso la piccola vittima innocente della violenza dei clan. “Dobbiamo specchiarci nei suoi occhi, in lei c’è voglia di trasparenza e riscatto”

Un vestito color arcobaleno ed un sorriso. Noemi, la piccola Noemi, che a soli 4 anni è una delle vittime innocenti più giovani della camorra a Napoli, si è preparata così per uno degli incontri più importanti della sua vita: ha conosciuto papa Francesco. Ad accompagnarla, quasi più emozionato di lei e di mamma e papà l’arcivescovo metropolita di Napoli Domenico Battaglia. Quella di conoscere papa Francesco fu una promessa che le venne fatta tempo fa dal cardinale Sepe. E oggi che ha 6 anni, la Chiesa di Napoli l’ha mantenuta. Non un riscatto ma un gesto di normalità. Perché la vicinanza e la prossimità sono i valori che in questi anni hanno coltivato i genitori della piccola che fu ferita a piazza Nazionale, in pieno centro a Napoli, mentre con la nonna giocava con la sorellina nel parco. 

I proiettili si conficcarono nella sua schiena e da allora, dopo delicati interventi chirurgici Noemi porta un ‘busto’ simile ad un esoscheletro. La sua vita è cambiata. Eppure Noemi resta quella bambina che, uscita dal coma, chiese delle sue bambole. Una bambina appunto, che vuole andare a scuola, che vuole giocare nel parco sotto casa, che vuole andare in altalena. Normalità che trasmette con i suoi occhi disegnati anche su un murales inaugurato lo scorso maggio alla presenza di tante istituzioni. “Dobbiamo specchiarci negli occhi di Noemi in cui c’è voglia di trasparenza e riscatto”. Disse l’arcivescovo Battaglia a cui si è rivolta Tania, la mamma di Noemi in un post pubblicato su Facebook in cui si vede il vescovo accompagnare la bambina dal Papa. “Don Mimmo promessa mantenuta grazie di aver realizzato un sogno siamo sicuri che grazie al vostro impegno ma anche nostro e i vostri insegnamenti faremo grandi passi avanti nella nostra città .....noi ci crediamo !!! Grazie di tutto” e ancora a corredo delle immagini che ritraggono Noemi e papa Francesco, Tania scrive: “Un sogno diventato realtà poter conoscere papa Francesco e ricevere la benedizione per la nostra piccola Noemi . Custodiremo per sempre nel cuore le vostre parole”.

Il colloquio resta privato. Nel cuore della famiglia che ha voluto però trasmettere a tutta Napoli questa forte emozione di speranza verso il futuro. Proprio come parlava  Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno, guardando il murales dedicato alla piccola: “Gli occhi della piccola Noemi, dipinti al centro della piazza, restituiranno un volto di fiducia e di speranza a quei luoghi, segnati dalla memoria di un evento drammatico, ricordando in modo fortemente evocativo il diritto tutti i bambini di vivere serenamente in una città senza mafie”. L’opera porta, alla sinistra degli occhi di Noemi, la scritta di una citazione di Dietrich Bonhoeffer: “Il senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi bambini”, quel senso morale che si tramuta in voglia di riscatto sociale e di costante impegno civico nell’affermazione della legalità contro la camorra e ogni forma di violenza e sopraffazione.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo