La piccola Blu, nata a febbraio del 2017, ha poco più di un anno e finalmente sa con certezza come si chiama. “Blu” avevano deciso i genitori… “Non si può” aveva risposto la Procura di Milano che inizialmente, su segnalazione degli uffici del Comune, aveva chiesto al Tribunale di rettificare il nome ritenendolo maschile… “Invece sì” ha poi ri-battuto la stessa procura rinunciando al ricorso per la rettifica e confermando il nome della bimba. Caso archiviato quindi. Forse anche perché nella memoria presentata ai giudici i legali della famiglia hanno scritto, citando i dati Istat: «In Italia in linea generale il nome Blu è senz'altro più utilizzato per le bimbe che per i bimbi... e la sua "percezione è sicuramente associata al sesso femminile e non certo a quello maschile"», archiviando, in sostanza, il caso. La bambina non è quindi sola a portare questo nome davvero originale.
Come Blu Salvi, un uomo di 37 anni, che vive nella provincia di Bergamo e che è assolutamente felice di chiamarsi così, anche perché il motivo è davvero toccante: «Porto questo nome perché il mio papà era appassionato di subacquea e faceva l’istruttore. Purtroppo è morto quando avevo un anno. Non l’ho mai conosciuto. Mia mamma mi ha raccontato che aveva espresso il desiderio di chiamarmi come il colore del mare che lui amava tanto».
Blu Salvi ha due sorelle che si chiamano “banalmente” Marta e Mercedes, ma nessuno in famiglia ha avuto da ridire su questa scelta: «Neanche i miei nonni. La circostanza della scomparsa di mio papà così giovane ha fatto sì che tutti amassero questo nome».
E da adolescente è stato difficile portarlo?: «No perché non è un nome buffo che può dar adito a prese in giro. Forse essendo stato io un ragazzino timido mi imbarazzava a doverlo ripetere perché inizialmente c’era dello stupore» e poi da grandi le cose comunque cambiano: «Diventa più facile portarlo, anzi addirittura offre dei vantaggi perché ti fa diventare più interessante agli occhi della gente».
E poi c’è la signora Blu Lepore, di 41 anni, di Roma che forse è stata una delle prime a portare questo nome in Italia. Ci tiene a portare la sua solidarietà ai genitori della piccola omonima di Milano: «Per me è stata un’esperienza bellissima. Lo ha scelto la mia mamma perché ama questo colore, ama il mare e il suono di questa parola». Anche per lei nessuna difficoltà nelle relazioni: «Anzi. Grazie al mio nome ho sempre conosciuto molte persone e creato tanti legami. Succede ancora oggi. Spesso, per esempio, negli uffici pubblici, quando scoprono come mi chiamo, mi dicono che gli piace il mio nome, mi chiedono l’origine e si chiacchiera.... E poi tutti si ricordano di me e mi fanno sentire unica. Ho ricevuto anche molti regali, legati a questo colore bellissimo, sin da piccola».
Ci fa notare che esiste il nome celeste, sia per femmine che per maschi, e che nessuno se ne stupisce. Alcune sua amiche lo hanno dato alle figlia: «La mia si chiama Sofia Argenta… Ma a scuola la chiamano solo Argenta per distinguerla dalle altre Sofie…».