Qui e in copertina: iniziative e manifestazioni dell'associazione.
Queste donne – testimonia padre Maurizio Patriciello, parroco nel quartiere Parco Verde a Caivano (Napoli) e che ha scritto insieme a loro il volume – «sono accanto, sia umanamente che materialmente, alle famiglie che cominciano a vivere il loro stesso calvario: dai buoni benzina agli alimenti, dalle spese di viaggio a quelli per i controlli specialistici, dalla spalla su cui piangere alla forza per andare avanti, dai consigli di come orientarsi nel primo smarrimento al conforto per le difficoltà che nascono di giorno in giorno.
La copertina del libro scritto da don Maurizio Patriciello insieme alle mamme della Terra dei fuochi.
Quelle mamme le potete trovare nelle piazze, per tenere alta l’attenzione sul problema della Terra dei fuochi, e in ospedale, per aiutare i bambini malati e le loro famiglie».
La madre di Mesia, morta a 4 anni, racconta che queste mamme le hanno insegnato «come andare avanti, le ho viste combattere come me e dire addio ai loro bambini». Un’altra scrive: «Per me uscire fuori da me stessa, rivivere la sofferenza nel raccontare, è diventata una missione».
E la mamma di Riccardo: «Mio figlio mi ha lasciato in eredità il coraggio. Un cuore da leone. E oggi ci sono, insieme alle altre mamme: siamo le madri che intervengono quando le istituzioni o chi di dovere sono assenti. Sostituiamo ciò che non abbiamo fatto ai nostri figli, e lo facciamo per altri bambini. Il dolore s’è trasformato in un abbraccio».
Il loro coraggio ha ricevuto un’ulteriore sollecitazione dal saluto di papa Francesco in piazza San Pietro, il 14 maggio del 2014: «Il rispetto per la dignità dell’uomo e il diritto alla salute vengono prima di ogni altra cosa».
La fede le accompagna in questo percorso doloroso ma allo stesso tempo di ostinata speranza: non si sentono più sole e negli occhi degli altri bambini rivedono quelli dei loro figli che non ci sono più.