Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 09 settembre 2024
 
dossier
 

Non ci sono bambini nel mio futuro, ma la carriera

11/04/2016  Fresca e orgogliosa della sua laurea magistrale in Giurisprudenza, Costanza nell’entusiasmo lavorativo dei suoi 24 anni non vuole sentire parlare di figli. Le ragioni di una scelta

Fresca e orgogliosa della sua laurea magistrale in Giurisprudenza, Costanza nell’entusiasmo lavorativo dei suoi 24 anni non vuole sentire parlare di figli: «Ho fatto una scelta lavorativa che mi porterà a essere indipendente tra molto tempo. Ho appena iniziato il tirocinio in uno studio legale e per il momento penso solo al lavoro. Non so ancora se farò l’avvocato però è sulla mia realizzazione che voglio concentrarmi. In questo momento nel mio futuro non vedo dei bambini». Racconta che molte sue coetanee la pensano diversamente: «Tante mie compagne d’università hanno lasciato gli studi perché hanno capito che il percorso sarebbe stato lungo e difficile e desiderando sopra ogni cosa un figlio hanno preferito andare a convivere, cercare un lavoro e sistemarsi».

Costanza ammette che a livello politico sono stati fatti grossi passi avanti per parificare il ruolo delle donne e degli uomini rispetto alla maternità e paternità, «Ma per le donne ci sono più difficoltà, e poi se una donna decide di non avere figli è considerata una donna a metà». Ne ha parlato anche con il fidanzato Maurizio, 29 anni, impiegato, che ci è rimasto male: «Non me lo aspettavo così “all’antica”, anche lui pensa che una donna si realizzi con la maternità...». Per Costanza è chiara una cosa: per mettere al mondo un bambino ci vuole prima di tutto un lavoro stabile e lei ancora non ce l’ha e poi il desiderio di maternità ancora non le è scattato. «In generale si fanno figli più tardi perché arriva più tardi la possibilità di stabilizzarsi». I suoi genitori sanno come la pensa e non si intromettono né la giudicano. «E poi ho una sorella minore molto diversa da me e che darà loro una sfilza di nipotini».

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo