Risponde Salvatore M. Perella, teologo
Cara signora, oggi l’ateismo ha preso la forma di un vero e proprio “dovere sociale”. Tutte le religioni, compresa quella cristiana e la sua forma cattolica in particolare, sono ritenute frutto dell’inganno voluto, cercato e pianificato con piena coscienza. Da questo inganno si deve essere liberati.
Chi vi rimanesse indifferente mancherebbe ai suoi doveri di umanità, facendosi complice del suo perdurare. Nel caso del cristianesimo, il primo “dovere sociale” consisterebbe perciò nello “smascherare” la falsità del Nuovo Testamento.
Esso ha camuffato la verità storica, servendosi di finzioni letterarie, di idee mitologiche, dell’ignoranza della gente. Come rispondere? Mostrando come il racconto delle Scritture sfugga esso stesso all’accusa di essere un brutto romanzo per gente incolta.