Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
martedì 05 novembre 2024
 
 

Non paga l'Iva: assolto perché è colpa della crisi

25/10/2013 

Un imprenditore non paga l'Iva, viene denunciato dall'Agenzia delle Entrate. I suoi legali sostengono che la causa del mancato versamento è stata la difficile situazione economica della sua azienda e il giudice lo assolve. Non si tratta di un caso unico, ma quello accaduto all' imprenditore informatico di Milano ha fatto rumore per l'entità della somma non pagata: ben 180 mila euro.  Questi i fatti. L'Agenzia delle Entrate, dopo aver accertato l'omesso versamento, denuncia l'uomo alla Procura che con decreto penale lo condanna a sei mesi di reclusione, convertiti in una multa di 40 mila euro.  L'imprenditore fa ricorso chiedendo il rito abbreviato e di fronte al Gup Carlo De Marchi i suoi avvocati sostengono che l'Iva non è stata versata per l'impossibilità materiale di farlo "a causa della difficile situazione economica dell'impresa e, più in generale, della crisi finanziaria del Paese".

Per corroborare questa tesi, i legali aggiungono che "l'Agenzia delle entrate era stata doverosamente informata dal contribuente dell'importo Iva dovuto, motivo per cui non vi era stato l'intento di evadere".  Altrimenti, "non avrebbe nemmeno fatto la dichiarazione dei redditi". Il giudice ha accolto questa tesi, prosciogliendo l'imprenditore perché "il fatto non costituisce reato". Niente più condanna penale e conseguente multa, quindi, anche se ovviamente i 180 mila euro di Iva dovranno essere versati.

Si diceva prima che non si tratta dell'unico caso. Negli ultimi mesi altri imprenditori di Oderzo (Treviso), di Firenze e di Venezia sono stati assolti dopo aver omesso di pagare l'Iva perché le loro ditte a loro volta non erano state pagate dai clienti (in alcuni casi enti pubblici) e, dopo aver pagato fornitori e clienti, erano rimasti con le casse vuote.

I vostri commenti
3

Stai visualizzando  dei 3 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo