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sabato 12 ottobre 2024
 
 

Fate in modo che non tocchi a loro

18/09/2013  Ci sono ancora tre giorni per aderire alla campagna promossa da Coopi per sostenere un progetto contro la malnutrizione infantile in Niger.

Distretto sanitario di Tillabéry. Sud Ovest del Niger. È qui che Coopi ha iniziato lo scorso anno un progetto che si è posto l'obiettivo di salvare dalla malnutrizione 2.000 bambini con un budget di 100mila euro: finora è stato possibile raggiungere il 70% dei beneficiari, ma c'è ancora tempo per sostenere l'impegno dell'organizzazione umanitaria. Scade infatti il prossimo 21 settembre la campagna sms solidale di Coopi al numero 45507: anche 2 euro possono fare la differenza considerando che con 10 euro si possono assicurare due settimane di cibo a un bambino. Ne servono invece 150 per intervenire e curare casi particolarmente gravi e con 1.000 si ha l'opportunità di svolgere un monitoraggio sullo stato nutrizionale dell'intera comunità. 

I numeri, d'altronde, a livello globale, non mentono: sono più di un miliardo le persone malnutrite in ogni angolo del mondo: fra queste, 26 milioni sono bambini sotto i cinque anni che vivono tra Asia e Africa. Il Niger, in questo contesto, rappresenta un caso drammatico posizionandosi ngli ultimi dieci posti nella classifica degli Stati con il Pil procapite più basso: se a quasto siaggiunge l'ormai cronica crisi alimentare che da oltre un anno ha messo in ginocchio l'intera fascia del Sahel, è facile intuire come l'intervento di Coopi sia un'emergenza e non una possibilità da prendere in considerazione. 

Cosa provoca la malnutrizione? La morte, nei casi più gravi, ma non solo: i primi 1.000 giorni di vita di un neonato sono determinanti per il suo sviluppo, cognitivo e motorio, e un'alimentazione equilibrata e consona alla sue esigenze riduce esponenzialmente il rischio di "ritardi". Il punto è che un bambino che versa in questo genere di condizioni rappresenta un rischio, peggio, un "lusso", che la comunità che gli ruota intorno non è in grado di sostenere. Per interrompere questo circolo vizioso, in fondo, basta un sms.

 
 
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