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venerdì 20 settembre 2024
 
 

«Non si segue Gesù per far carriera»

28/05/2013  L'omelia del papa durante la Messa concelebrata a Santa Marta da monsignor Rino Fisichella e monsignor José Octavio Ruiz Arenas del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione.

Non deve rimanere in superficie. Punta dritto al cuore. Quando passa, quando è accolto e vissuto, cambia la vita. Nell'omelia della Messa celebrata a Santa Marta, papa Francesco si è soffermato sulla natura e sugli effetti del messaggio evangelico. E di quel che significa essere cristiani. Non si segue Gesù per fare carriera, ha detto, giacchè la sua proposta è la croce. E questo anche se «la storia della Chiesa è piena di questo, cominciando da alcuni imperatori, tanti governanti e tante persone» e anche «alcuni preti e vescovi».  Stralci dell'omelia di papa Francesco sono pubblicati dalla Radiovaticana. «Seguire Gesù - ha affermato Jorge Mario Bergoglio - sì, ma fino a un certo punto; seguire Gesù come una forma culturale: sono cristiano, ho questa cultura… Ma senza l'esigenza della vera sequela di Gesù, l'esigenza di andare sulla sua strada. Se si segue Gesù come una proposta culturale, si usa questa strada per andare più in alto, per avere più potere. E la storia della Chiesa è piena di questo, cominciando da alcuni imperatori e poi tanti governanti e tante persone, no? E anche alcuni - non voglio dire tanti ma alcuni - preti, alcuni vescovi, no? Alcuni dicono che sono tanti… ma alcuni che pensano che seguire Gesù è fare carriera».

«Pensate a Madre Teresa: cosa dice lo spirito del mondo di Madre Teresa? "Ah, la Beata Teresa è una bella donna, ha fatto tante belle cose per gli altri" Lo spirito del mondo mai dice che la beata Teresa, tutti i giorni, tante ore, era in adorazione… Mai! Riduce al fare bene sociale l’attività cristiana. Come se l’esistenza cristiana fosse una vernice, una patina di cristianesimo. L’annunzio di Gesù non è una patina: l’annunzio di Gesù va alle ossa, al cuore, va dentro e ci cambia. E questo non lo tollera lo spirito del mondo, non lo tollera e per questo vengono le persecuzioni». «Non si può togliere la croce dalla strada di Gesù: sempre c’è». E tuttavia, ha avvertito, questo non vuol dire che il cristiano deve farsi del male. Il cristiano «segue Gesù per amore e quando si segue Gesù per amore, l’invidia del diavolo fa tante cose». Lo «spirito del mondo – ha osservato – non tollera questo, non tollera la testimonianza. La sequela di Gesù è proprio questo: per amore andare con Lui, dietro di Lui: lo stesso cammino, la stessa strada. E lo spirito del mondo sarà quello che non tollererà e ci farà soffrire, ma una sofferenza come l’ha fatta Gesù. Chiediamo questa grazia: seguire Gesù nella strada che Lui ci ha fatto vedere e che Lui ci ha insegnato. Questo è bello, perché mai ci lascia soli. Mai! Sempre è con noi».




 

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