Una Francia governata nel 2022 dai Fratelli musulmani. E' quella immaginata dallo scrittore francese Michel Houellebecq nel suo ultimo libro, uscito in Francia il 7 gennaio, Sottomissione (traduzione letterale del termine "islam"). Proprio a questo romanzo Charlie Hebdo aveva dedicato la copertina del suo ultimo numero. Ora, l'autore è stato posto sotto protezione dalla polizia e la sede della casa editrice Flammarion che ha pubblicato il libro è stata evacuata.
Nel corso degli anni il fondamentalismo islamico si è scagliato contro libri e film che parlavano, in modo critico, dell'islam. Famosissimo il caso dello scrittore, saggista e attore di origine indiana naturalizzato britannico Salman Rushdie, colpito da una condanna a morte per blasfemia dopo aver pubblicato il romanzo Versetti satanici. Era il 1989 e quella condanna pronunciata in Iran dall'ayatollah Khomeini segnò la prima grande rappresaglia dell'integralismo islamico contro un prodotto culturale.
Vent'anni dopo, nel 1988, la condanna a morte è stata riaffermata. Lo scrittore è scampato alla morte rifugiandosi in Gran Bretagna. Ma, oltre a lui, varie persone legate in qualche modo a quel libro sono finite sotto la scure dell'odio fondamentalista: nel 1991 Hitoshi Igari, il traduttore giapponese, è stato ucciso, quello italiano, il drammaturgo e docente di storia del teatro Ettore Capriolo (scomparso nel 2013), subì un'aggressione, così come l'editore norvegese.
Nel 2004 ad Amsterdam è stato assassinato il regista, attore e produttore olandese Theo Van Gogh. A scatenare la violenza dell'estremista che lo ha ucciso in pieno centro della città, il cortometraggio da lui diretto che parlava della condizione delle donne nel mondo islamico. Titolo del film: Submission, proprio come il romanzo di Houellebecq. La sceneggiatrice del cortometraggio, Ayaan Hirsi Ali, politica e scrittrice somala naturalizzata olandese, si è poi trasferita negli Stati Uniti.
Ancora violenza e morte, scatenate da un film, nel 2012: il consolato americano di Bengasi, in Libia, è stato preso d'assalto da un gruppo di persone. Nell'attentato sono rimasti uccisi l'ambasciatore americano Chris Stevens in visita a Bengasi e tre funzionari. Ad accendere tanto odio, un film diffuso su Youtube considerato offensivo nei riguardi dell'islam: Innocence of muslim, L'innocenza dei musulmani.