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Vacanze
 

Nonni, grazie per la casa

02/07/2015  Da sempre la casa al mare dei nonni in agosto è tutta per le figlie e i nipoti. Ma quest'anno per dieci giorni ne hanno bisogno anche loro. Non tutti però sono disposti a convivere e condividere.

I miei suoceri hanno un piccolo appartamento in Toscana e ogni anno tra figli (mia moglie ha due sorelle) si accapigliano per decidere quando va una famiglia o l’altra... Tutti vorremmo andare ad agosto perché per un motivo o per l’altro (di lavoro o di comodità) è meglio per tutti. Quest’anno poi i suoceri, che si sono sempre fatti da parte andando in montagna con un loro gruppo, hanno bisogno della casa almeno per dieci giorni, ma si sono detti disponibili a dividerla con una delle famiglie. Mia cognata è saltata su a dire che lei non li vuole perché hanno orari diversi dai loro e che la casa è troppo piccola per tutti. I due nonni ci sono rimasti male, ne è nato un litigio veramente spiacevole tra noi giovani e adesso andrà a finire che tutti rimarranno arrabbiati... Io sono convinto che sarebbe meglio trovare un’alternanza precisa in modo che non ci siano discussioni, ma le sorelle dicono che sono solo un ingegnere!

Francesco

Caro Francesco, simpatico ingegnere, vorrei dirti prima di tutto che, essendoci di mezzo tre sorelle, direi di lasciare a loro la discussione anche se trovo che sia molto bella la tua attenzione per i suoceri così disponibili. Quello che posso osservare è che sicuramente voi mariti potreste consigliare alle rispettive mogli di valutare il grande favore che hanno ricevuto negli anni passati da questi nonni che “si sono sempre fatti da parte”. Il fatto è che troppo spesso molte persone fanno l’errore di abituarsi a piacere e gentilezze arrivando persino a indignarsi quando talvolta alcune di queste non sono possibili. Del resto capita anche l’opposto, come ci hanno raccontato talvolta i lettori, e cioè che

i sacrifici che alcuni figli fanno per stare vicini ai genitori anziani non vengono riconosciuti e nemmeno graditi... Ha proprio ragione il nostro papa Francesco quando, nelle sue catechesi sulle tre parole per la pace in famiglia”, insegna a dire per favore, scusa e grazie. In fondo sarebbe così semplice ammettere di avere ricevuto qualcosa, che non era d’obbligo, e dire un bel grazie che allarga il cuore. «Dobbiamo diventare intransigenti sull’educazione alla gratitudine». Parola di Papa.

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