Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 15 settembre 2024
 
dossier
 

Per la famiglia e per i bambini: «Questa non è una piazza contro»

30/01/2016  Oggi, il Family Day. No al disegno di legge Cirinnà, sì a politiche familiari più attente ed efficaci: il Circo Massimo ha cominciato a riempirsi da metà mattina. Centinaia di migliaia i partecipanti; 1500 i pullman arrivati a Roma. Stamane il ministro dell'interno Alfano ha incontrato il promotore dell'evento Massimo Gandolfini.

Roma, Circo Massimo, il Family Day 2016. Foto Ansa.
Roma, Circo Massimo, il Family Day 2016. Foto Ansa.

Secondo gli organizzatori il Circo Massimo (capienza riconosciuta: 450 mila persone) era già pieno prima di cominciare. Il Family Day, organizzato contro il disegno di legge Cirinnà che disciplina le unioni omosessuali e per invocare poltiche familiari più efficaci, si presenta colorato e ordinato. Numerosissime le famiglie con bambini, passeggini e carrozzine al seguito. E' una folla sorridente; poche le bandiere, molti i canti e balli intonati e messi in scena. In fondo al Circo Massimo è stato allestito il palco su cui è stato issato uno striscione blu con la scritta "Family Day. In difesa della famiglia e dei bambini".

Secondo il programma ufficiale si comincia alle 14 e si termina alle 16,30. Sono previsti interventi di giuristi e testimonianze di famiglie; conclude Massimo Gandofini, neurochirurgo e presidente del comitato "Difendiamo i nostri figli", promotore dell'evento. Una scaletta annunciata come volutamente semplice, con i politici presenti sotto il palco, e  non sopra, ad ascoltare la voce delle famiglie.
Stamane, comunque, il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha ricevuto al Viminale Massimo Gandolfini; all'incontro ha partecipato anche il neo-ministro agli Affari Regionali con delega alla Famiglia, Enrico Costa. Alfano non partecipa alla manifestazione ma in piazza - rende noto l'agenzia i stampa Ansa - è presente la moglie, Tiziana Miceli.

Molti dei pullman attesi da fuori Roma, circa 1500, sono stati convogliati nelle aree di parcheggio dove hanno lasciato i manifestanti che si sono avviati a raggiungere con metro e bus il Circo Massimo. Nella mattinata è scattato il piano messo a punto dal Questore Nicolò D'Angelo. Il piano prevede la costituzione di quattro aree di servizio, nelle zone Venezia, Termini, Colosseo e Piramide, per ciascuna delle quali è stata predisposta una articolata rete di forze dell'ordine con il compito specifico di garantire l'ordinato afflusso e la sicurezza dei numerosissimi partecipanti. In campo, oltre ad elicotteri della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri, anche metal detector e rapiscan per la sorveglianza ed il monitoraggio dei flussi.

Multimedia
L'Italia del Family Day: volti, striscioni, colori
Correlati
I vostri commenti
13

Stai visualizzando  dei 13 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo