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domenica 13 ottobre 2024
 
previsioni tristi
 

«Nostra figlia non ha speranze per il futuro»

27/02/2023  Cosa fare quando un bambino di 12 anni vede nel proprio futuro solo guerre e distruzioni? Siamo sempre più circondati da tragedie ed è ancora più triste quando anche i bambini iniziano a percepire questa atmosfera pesante attorno a loro. Ecco i consigli dell'esperta

Durante il cenone di Capodanno stavamo parlando tra amici dell’anno che verrà e non ricordo chi ha proposto di fare un giro di tavolo per dire ciascuno cosa si aspettasse dal 2023. Molti l’hanno preso come un gioco, buttando lì sogni impossibili, del genere vincere la lotteria, oppure previsioni paradossali, tipo la fine del mondo. Ma siamo rimasti colpiti da quanto ha detto nostra figlia Alice di 12 anni, che ha sentenziato che tanto ci saranno nuove guerre, altre malattie e tante “rotture” che non serviranno a nulla. Mia moglie dice che era solo arrabbiata perché non l’abbiamo lasciata andare a una festa con i suoi amici, visto che con noi erano presenti anche ragazzi della sua età che già conosciamo. Ma io ci leggo qualcosa di più a cui, però, non so come ovviare, anche se nei giorni seguenti ho tentato di ritornare sull’argomento. Non è per nulla facile trasmettere una fiducia che noi stessi spesso facciamo fatica a trovare ed evitare di condizionarli con la nostra fede. ANDREA

— Caro Andrea, molto probabilmente avete indovinato tutti e due perché la sola delusione per il permesso negato l’avrebbe potuta spingere a una frase paradossale e provocatoria, mentre lei – siamo sinceri – non è rimasta lontana dalla realtà buttando lì una previsione, che potrebbe, ahimè, rivelarsi concreta.

Capisco molto bene la tua preoccupazione e il tuo desiderio di comunicare speranza a chi sembra non averne, una situazione che ti capiterà di dover fronteggiare ancora, anche se per fortuna i ragazzi sono portati a cambiare umore rapidamente, come credo sarà successo a tua figlia, quando avrà potuto incontrare i suoi amici. Questo però non toglie la grossa difficoltà di rispondere alle grandi questioni poste dai ragazzi che non hanno ancora trasformato il bisogno di farle in un più educato evitamento delle stesse, grazie a una battuta ironica o sarcastica, come quelle scelte da alcuni tuoi amici.

Se ti può aiutare vorrei segnalarti le risposte che a tante domande dirette ha dato don Gino Rigoldi in quattro libri scritti con Zita Dazzi e intitolati proprio Le grandi domande, rispettivamente sulle emozioni, sulle relazioni, sul presente e sul futuro (Il battello a vapore). Prima ancora che dal contenuto, sarai conquistato dal tono di fondo delle parole del sacerdote, profondo conoscitore del mondo giovanile: una chiarezza che non teme di sfiorare la semplicità e il mille volte ascoltato, perché la credibilità sgorga proprio da chi le pronuncia. Che non ha bisogno di giri di parole per edulcorare quello in cui crede per quella paura, così diffusa oggi, di non voler influenzare. Forse anche noi genitori dovremmo riprendere a farlo

 
 
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