Un'ostensione straordinaria della Sindone nella primavera 2015, durante il Giubileo salesiano. La notizia era nell'aria: in via informale se ne parlava da tempo. Ma solo ora arriva la conferma ufficiale dell'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia. «Ho, infatti, ricevuto nei giorni scorsi dalla Segreteria di Stato della Santa Sede la comunicazione dell'assenso, da parte del Santo Padre, a tale ostensione pubblica nell'ambito delle celebrazioni per il secondo centenario dalla nascita di San Giovanni Bosco, Padre e Maestro dei giovani, il cui fecondo carisma è oggi più attuale e vitale che mai» spiega l'Arcivescovo durante un incontro con autorità cittadine e giornalisti. «Confidiamo che in questa circostanza Papa Francesco possa venire a pregare davanti al sacro Lino e a onorare San Giovanni Bosco, suggellando così un anno straordinario per le nostre comunità ecclesiali e civili». Non si conoscono ancora le date precise, ma l'evento, che durerà circa 45 giorni, si svolgerà in un periodo compreso tra la Pasqua e il 16 agosto 2015, giorno conclusivo delle celebrazioni salesiane.
È ancora fresco il ricordo dell'ultima ostensione pubblica, quella del 2010, che ha richiamato a Torino oltre due milioni e mezzo di pellegrini provenienti da ogni angolo del pianeta. Incalcolabile, poi, il numero di pellegrini "virtuali" che hanno seguito l'ostensione televisiva del sabato santo 2013. A poca distanza da questi appuntamenti, il prezioso lino, con i suoi misteri e i suoi interrogativi, torna a mostrarsi agli occhi del mondo. E' lo stesso monsignor Nosiglia a spiegare le ragioni di una nuova ostensione, così ravvicinata nel tempo. «Il Giubileo salesiano è una ricorrenza che per Torino e il suo territorio significa moltissimo, poiché sono qui le radici della santità e dell'esperienza dei figli di Don Bosco; e perché qui i Salesiani e le Salesiane, in tutte le loro componenti, offrono anche oggi un servizio prezioso nei settori più vari, dall'educazione allo sport all'animazione delle comunità parrocchiali, al mondo dei mass media. L'ostensione della Sindone – chiarisce poi l'Arcivescovo - è avvenimento ed esperienza distinta dalle celebrazioni salesiane, pur collocandosi nel contesto di quanto si realizzerà nel 2015. Credo, in ogni caso, che potremo procedere in un clima di reciproca e fraterna collaborazione con la famiglia salesiana». In un tempo di crisi (economica e non solo) la Sindone, con il suo inesplicabile intrecciarsi di morte e vita, buio e splendore, può «ridare forza e speranza a tante persone, famiglie e popoli». E anche se i dettagli tecnici sono ancora tutti da studiare, monsignor Nosiglia, richiamandosi all'esempio di papa Francesco, promette un'ostensione attenta agli ultimi, ai fragili, ai disabili, agli anziani, ai lontani. Un'ostensione all'insegna della sobrietà e dell'essenzialità.
Intanto la macchina organizzativa si mette in moto. Sì, perché per gestire al meglio un evento di questa portata servono progetti a lungo termine e strutture efficienti. Già nelle prossime settimane è prevista la costituzione del Comitato di Indirizzo. Successivamente sarà nominato il Comitato di Gestione, che si occuperà degli aspetti più tecnici. Migliaia le persone coinvolte, dalle autorità cittadine fino alle "giacchette viola", i volontari della Sindone il cui ruolo è stato così prezioso nelle passate ostensioni. «Accogliamo con soddisfazione e gioia questo grande evento religioso e civico – dichiara il sindaco di Torino, Piero Fassino – cui ci stiamo preparando in molti modi. Già nel 2014 al Salone del Libro, il Vaticano sarà invitato come Paese ospite. Il 2015 è anche l'anno dell'Expo di Milano. Ci aspettiamo che molti visitatori colgano l'occasione per venire a Torino, a contemplare la Sindone».
E mentre la città si mette al lavoro, circola, un po' ovunque, la stessa domanda: papa Francesco ci sarà? La sua presenza appare molto probabile, quasi sicura. Del resto, fin dai primi giorni di pontificato, si vocifera di un viaggio di Bergoglio in Piemonte, sua terra d'origine, con la quale ha mantenuto forti legami affettivi. La concomitanza di Giubileo salesiano e ostensione della Sindone sembra davvero l'occasione ideale. Monsignor Nosiglia, però, preferisce essere cauto: «La nostra Diocesi ha invitato il Santo Padre e lui stesso ha espresso il desiderio di venerare la Sindone e onorare don Bosco, padre e maestro dei giovani. Però lasciamo al Papa la libertà di decidere tempi e modi».