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mercoledì 30 aprile 2025
 
contrasto al Covid-19
 

Misure anti-contagio: Conte ferma la movida, ma senza coprifuoco

18/10/2020  Il Premier ha presentato in conferenza stampa le nuove norme. Tra le novità, i sindaci potranno disporre dopo le 21 la chiusura di vie e piazze dove ci sono assembramenti. Per i ristoranti chiusura confermata alle 24 e per ogni tavolo sono ammessi al massimo sei clienti. Nei locali dove la consumazione non avviene ai tavoli la somministrazione termina alle 18.

(Foto Ansa: il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa del 18 ottobre)

Un giro di vite contro la movida serale e notturna: è questo in sintesi il nocciolo del piano di misure per contenere la diffusione del Covid-19 presentato dal premier Giuseppe Conte.  I sindaci potranno disporre la chiusura dopo le 21 di vie e piazze dove si creano assembramenti, consentendo l’accesso solo a chi deve raggiungere esercizi commerciali o abitazioni private. E’ chiaro che il riferimento è alle zone delle città dove si concentra la movida e io divertimento. Nessun coprifuoco generale: le limitazioni a queste zone sono lasciate alla discrezione e valutazioni dei sindaci.

Tutte le attività di ristorazione - pub, ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie - sono consentite dallle 5 del mattino a mezzanotte se avviene ai tavoli, se non è previsto ai tavoli è permessa la somministrazione fino alle 18. Le consegne a domiclio restano senza vincoli, l’asporto fino a mezzanotte. Nei ristoranti sono contentite al massimo sei persone per ogni tavolo. E i locali devono affiggere all’ingresso un cartello con il numerro massimo di clienti ammessi. Nessuna limitazione di orari e clienti, invece, per i servizi di ristorazione negli ospedali, negli aeroporti, lungo le autostrade. Forti limitazioni, invece, per le sale gioco, sale scommesse e sale bingo, che potranno restare aperti fino alle 21.

Quanto alle attività scolastiche, non ci sarà nessuna chiusura: l’istruzione continuerà ad avvenire in presenza, “un asset fondamentale per il nostro Paese” ha chiarito il premier. Per le scuole superiori saranno favorite modalità ancora più flessibli, a partire dalle ore 9 del mattino, con la possibilità di turni anche pomeridiani, se possibile. Lo stesso vale per le università, che possono attuare piani di riorganizzione della didattica.

Resta vietato lo sport da contatto a livello amatoriale, così come le gare e le competizioni delle attività sportive dilettantistiche di base. Sono consentite invece le attività in forma individuale e le attività sportive a livello professionistico. Sono vietate no sagre e fiere locali, mentre sono consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale. Sono sospese tutte le attività convegnistiche e congressuali, salvo che si svolgano con modalità a distanza. Nelle pubbliche amministrazioni tutte le riunioni si svolgeranno a distanza (salvo motivate ragioni). Saranno incrementate le modalità per fare ricorso allo smart working.

«Siamo consapevoli che imporremo sacrifici economici a imprenditori e operatori che subiranno effetti negativi di queste misure», ha commentato Conte. «C’è l’impegno del Governo a ristorarli». E ha chiarito che la strategia adottata adesso per contrastare il contagio «non è e non può essere la stessa attuata in primavera». La preparazione ora è diversa: Conte ha ricordato che il personale sanitario è stato aumentato di 34mila unità, sono stati più che raddoppiati i posti in terapia intensiva e subintensiva. Ci sono certamente ancora diverse criticità aperte. Una su tutte i tamponi: «Siamo arrivati a effettuare fino a 160mila tamponi al giorno, ma dobbiamo evitare che si facciano file di ore per fare la prova tampone». 

Il premier ha poi aggiunto: «Prestiamo e continueremo a prestare massima attenzione alle persone con disabilità e alle loro famiglie». E la conclusione: «Dobbiamo impegnarci, la situazione è critica, il Governo c’è, ma ciascuno deve fare la propria parte».

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