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martedì 18 marzo 2025
 
 

E "Pocahontas" diventa santa

21/10/2012  Oggi il Papa canonizza sette beati. Tra essi anche Kateri (Caterina) Tekakwitha, una pellerossa morta a 24 anni, e il bresciano padre Giovanni Battista Piamarta.

È diventata santa – insieme con altri sei beati, canonizzati questa mattina in San Pietro da Benedetto XVI – la prima «pellerossa» americana, Kateri Caterina Tekakwitha (letteralmente «colei che mette le cose a posto»), nata nel 1656 in quello che oggi è lo stato di New York. La madre, una algonchina convertita al cattolicesimo dai gesuiti francesi, era stata rapita dal suo villaggio e presa come moglie da un capo Mohawk.

Orfana a quattro anni, a causa di un’epidemia di vaiolo, malattia che la tormenterà tutta la vita, Caterina fu adottata dagli zii e nel 1670 scoprì il messaggio cristiano alla scuola del missionario gesuita Jacques de Lamberville. Da quel momento visse in stretta penitenza, dedicando tutto il tempo a insegnare le preghiere ai fanciulli e ad assistere malati e anziani. Quando morì, a soli 24 anni, le sue ultime parole furono «Jesos Konoronkwa» (Gesù ti amo). La fama della sua santità sbocciò immediatamente, anche a motivo della prodigiosa scomparsa dal suo volto delle cicatrici che le aveva lasciato il vaiolo.

Anche un italiano è stato elevato all’onore degli altari: il bresciano Giovanni Battista Piamarta(1841-1913), fondatore della congregazione della Sacra famiglia di Nazareth e delle Umili serve del Signore. Personalità di spicco del cattolicesimo sociale lombardo, diede inizio, in collaborazione con monsignor Pietro Capretti, all'istituto Artigianelli, per educare cristianamente «al lavoro, alla famiglia e alla società» tantissimi giovani. Successivamente avviò la colonia agricola di Remedello, grazie alla collaborazione dell’agronomo padre Giovanni Bonsignori, primo sacerdote cavaliere del lavoro in Italia. Fu inoltre promotore dell'editrice Queriniana e nel contempo diede vita a laboratori di musica e teatro per i giovani.

Gli altri nuovi santi sono i martiri Giacomo Berthieu (1838-1896), sacerdote della Compagnia di Gesù, e Pietro Calungsod (1654-1672), catechista laico, madre Maria Carmen Sallés y Barangueras (1848-1911), fondatrice della congregazione delle Suore concezioniste missionarie dell’insegnamento; la religiosa Maria Anna Cope (1838-1918), della congregazione delle Suore del terz’ordine di San Francesco di Syracuse, e la laica Anna Schäffer (1882-1925).

La cerimonia odierna è stata la prima celebrata con un nuovo rituale, voluto da papa Ratzinger per sottolineare la maggiore importanza dell’atto della canonizzazione rispetto a quello della beatificazione. Il rito, con la recita delle litanie dei santi, si è svolto all’inizio, e non più nel corso, della Messa, è stata ripristinata la triplice richiesta al Papa affinché proceda alla canonizzazione, il canto del Te Deum ha accompagnato l’esposizione delle reliquie dei nuovi santi, che sono state venerate anche dal Santo Padre.

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