Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
sabato 14 giugno 2025
 
 

Obiettivi del Millennio a piccoli passi

26/09/2011  C'è ancora molto da fare per raggiungere gli obiettivi fissati dall'Onu nel 2000 ma qualche risultato per ridurre la mortalità infantile e materna alla nascita già si vede.

Un’analisi approfondita per monitorare i progressi necessari al raggiungimento del quarto e quinto obiettivo del “Millennium Development Goals” (MDGs), il progetto sottoscritto da tutti i paesi del mondo che elenca gli otto obiettivi da raggiungere entro il 2011 per il benessere dell’umanità, fra cui la fine della povertà e la vittoria contro l’AIDS, è stata condotta da Rafael Lozano e Christopher Murray dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) dell’Università di Washington e rivela che c’è ancora molto da fare.

Il quarto e quinto obiettivo riguardano rispettivamente la tutela della salute infantile e materna: secondo i dati della ricerca, purtroppo solo nove dei 137 paesi in via di sviluppo riusciranno a raggiungere entro il 2015 la riduzione di entrambe, in particolare solo 31 paesi raggiungeranno l’obiettivo numero 4 - riduzione di due terzi della mortalità infantile - e 13 paesi il numero 5 - riduzione di tre quarti della mortalità materna. Ma qualche dato positivo c’è: si è registrato un abbassamento globale del dato di mortalità infantile sotto i 5 anni - 7,2 milioni nel 2011 contro gli 11 milioni del 1990 - con una diminuzione del decennio 2000-2011 più forte del precedente decennio 1990-2000. A livello mondiale l’abbassamento è del 2,6% ma purtroppo non è uniforme: zone quali l’Africa Sub-sahariana registrano addirittura un aumento del 15%.

La mortalità materna è invece scesa da 409mila casi nel 1990 a circa 273mila nel 2011. Si stima che 56mila di queste morti nel 2011 siano dovute all’HIV. I decessi legati alla gravidanza e al , inoltre, sono scesi dal 2005 al 2011 di oltre 73mila unità, in particolare in paesi come India, Cina, Etiopia, Nigeria, Indonesia e Afghanistan. Su questi fronti, hanno agito positivamente i programmi sanitari messi in atto a livello globale quali la prevenzione delle malattie infettive, la diffusione dell’istruzione primaria, gli investimenti per costruire ospedali e cliniche ma un’immediata e condivisa accelerazione delle azioni è fortemente necessaria per permettere a tutti i paesi di arrivare alla piena tutela della salute materno-infantile.

Il summit 2010 dell’organizzazione MDG si è concluso con un impegno da parte di tutti i capi di Stato dei paesi coinvolti a raccogliere risorse pari a 40 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni da investire in questa importantissima direzione.    

WhatsApp logo
Segui il nostro canale WhatsApp
Notizie di valore, nessuno spam.
ISCRIVITI
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo