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sabato 19 aprile 2025
 
scienza e bellezza
 

San Lorenzo, ma anche questa notte: occhio alle stelle

11/08/2018  Lo spettacolo delle scie luminose è in realtà un fenomeno si verifica anche in questi giorni giorni. Di che cosa si tratta e quali sono gli accorgimenti da prendere per vivere al meglio quest'incantevole esperienza

Il 10 agosto è la notte di san Lorenzo, quella che ci vede tutti con il naso all’insù per ammirare lo spettacolo delle stelle cadenti. Che proseguirà anche nei giorni successivi, anzi il picco è il 12 e il 13, e dopo il 18  in fenomeno andrà a esaurirsi. Naturalmente non sono le stelle che cadono, anche se l’effetto delle scie luminose è quello. Si tratta di sciami di meteore, dette Perseidi, poiché sembra che provengano dalla costellazione di Perseo. Quando lo sciame, che viaggia a circa 214.365 km/h (59 km al secondo) colpisce l'atmosfera terrestre l’attrito produce scie luminose (chiamate meteore) lunghe fino a 20 km e perfettamente visibili per alcuni secondi anche a occhio nudo. Queste meteore sono minuscole, della dimensione di granelli di sabbia. Se qualche oggetto non evapora al contatto con l’atmosfera e arriva fino a toccare terra, viene definito meteorite.
Perché si chiamano lacrime di San Lorenzo?  Perché per la prima volta questo fenomeno fu osservato nel giorno in cui nel calendario si celebra il suo martirio. Le “stelle cadenti” rappresenterebbero le lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio.

Ma qual è il modo migliore per vederle? Innanzitutto occorre individuare un luogo il più possibile lontano da sorgenti luminose artificiali, come un bel prato di montagna o una spiaggia. Meglio dotarsi di una sedia a sdraio, o sdraiarsi a terra, perché da seduti con il collo piegato la posizione è scomoda. Non basta uno sguardo fugace, ma per abituare bene gli occhi al buio e distinguere meglio le scie, occorre fissare il cielo per circa mezz'ora dimenticando lo smartphone. Telescopi o binocoli non servono. Aspettiamo l’una di notte quando la luna è tramontata,  ricordando che il fenomeno è più visibile man mano che ci avviciniamo all’alba. Volgiamo lo sguardo preferibilmente in direzione Nord-Est e armiamoci di pazienza. Sarà un momento magico e ne varrà davvero la pena. Quest’anno a disturbare la visione interviene la Luna, protagonista qualche giorno fa di una spettacolare eclissi parziale. Il nostro satellite oggi 10 agosto sorge alle 22 circa e poi, ogni giorno mezz'ora più tardi, schiarendo il cielo e limitando un po' la visibilità nella seconda parte della notte, quando solitamente lo sciame si fa più intenso. Comunque nelle condizioni ideali se ne possono vedere fino a 100 all'ora.

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