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giovedì 24 aprile 2025
 
Film
 

Olmi ritrovato sul suicidio tra gli adolescenti

23/09/2019  Un inedito film del regista del 1968 che tratta il tema del ricorso al gesto estremo tra i giovani, un'emergenza ancora attuale che ne fa la seconda causa di morte in Italia in quella fascia d'età. Sarà proiettato il 12 ottobre a Milano

In Italia il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani. Secondo l'Osservatorio Nazionale Adolescenza i tentativi di suicidio da parte dei teenager in due anni (dal 2015 al 2017) sono quasi raddoppiati: si è passati dal 3,3% al 5,9%, ovvero 6 su 100 di età tra i 14 e i 19 anni hanno provato a togliersi la vita. Un dramma che riguarda soprattutto le ragazze (71%). Il 24% degli adolescenti ha invece pensato almeno una volta a un gesto estremo. Una fotografia che mette a nudo un crescente disagio giovanile: ragazzini già stanchi di vivere quando tutto è solo cominciato. Un fenomeno non solo recente se già nel 1968 il grande regista Ermanno Olmi, scomparso nel maggio 2018, gli aveva dedicato un film. Si tratta di “Il tentato suicidio nell'adolescenza”. È un medio metraggio realizzato nel 1968, perduto, mai comparso nelle filmografie del regista, ritrovato fortunosamente, restaurato e digitalizzato dall’IstitutoLUCE-Cinecittà. La pellicola, proiettata soltanto una volta come Evento Speciale nell’ambito delle Giornate degli Autori della LXXIV Mostra del Cinema di Venezia nel 2017, era stata ritrovata qualche mese prima per caso tra i 1200 scatoloni del fondo privato Donato depositato al Musil (Museo dell’Industria e del Lavoro della Fondazione Micheletti) da due archivisti: Maurizio Orsola dell’Istituto LUCE e Stefano Guerrini del Musil. Sulle 4 scatole che contenevano la pellicola, solo una sigla anonima: T.S..
In proiezione, il film si è rivelato un’importante testimonianza  sulla fase pionieristica della psichiatria italiana iniziata nel 1962: è infatti un documentario del 1968 sul Nucleo psichiatrico d’urgenza destinato ai tentativi di suicidio giovanili creato al Policlinico di Milano dal più celebre psichiatra del tempo, il dottor Carlo CAZZULLO, che compare nel film con tutto il suo staff. 
Il film, come suggerisce il logo visibile in due punti del girato, fu commissionato dalla multinazionale farmaceutica svizzera Sandos e prodotto da Rino (Gaspare) Palumbo, e offre uno sguardo privilegiato non solo sulla cultura cinematografica degli anni caldi, ma anche sull’attitudine documentaristica di Olmi, che nel 1968, dieci anni prima de L’albero degli zoccoli, girò anche I fidanzati e Un certo giorno dedicati al mondo del lavoro. 
Verrà proiettato a Milano il 12 Ottobre alle ore 9.30 all’Ambrosianeum di via delle Ore, 3 in occasione del convegno: "Ricordando Ela Frigerio10 anni dopo I giovani, la psicoanalisi, la formazione oggi". L’incontro è organizzato in occasione del  decimo anniversario della scomparsa della psicoanalista Ela Frigerio, che studiò in particolare il tema del disagio giovanile, e che durante la sua formazione a Zurigo e al Policlinico di Milano fece da aiuto regista a Olmi per la realizzazione delle interviste e la raccolta dati del film.

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