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domenica 08 settembre 2024
 
Lirica
 

Opera: Roma apre la stagione con il Verdi francese

09/12/2019  Il 10 dicembre la "prima" al Costanzi con Les vêpres siciliennes diretti da Daniele Gatti e con la regia di Valentina Carrasco.

Uno spettacolo impegnativo, lungo cinque atti, in francese, con due intervalli e la presenza dei balletti. È  coraggiosa  e di alto profilo la scelta, da parte del Teatro dell’Opera di Roma, di inaugurare, martedì 10 dicembre, la stagione 2019-2020 con Les vêpres siciliennes di Giuseppe Verdi. Un titolo che a Roma manca dal 1997 e che in tre precedenti occasioni (1940,1956 e 1964) fu eseguito in italiano.

“CI sembra che l’opera inaugurale di un teatro debba investire su un titolo forse anche meno frequente, ma che proponga un’opera importante. In questo caso Los Vêpres impegnano davvero tutte le forze del teatro e anche per questo ci è sembrata una proposta significativa e davvero degna di un titolo inaugurale”, dice Carlo Fuortes, Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma.

L’opera è la prima scritta da Verdi espressamente per Parigi, dove andò in scena per la prima volta il 13 giugno 1855. Il tema del libretto di Eugène Scribe e Charles Duveyrier è il moto antifrancese del 1282 (i vespri siciliani), che si allargò da Palermo a tutta la Sicilia e che avrebbe generato una serie di guerre terminate quasi un secolo dopo. Il taglio scelto da Verdi è quello del grand-opéra in voga a Parigi a metà Ottocento, quindi uno spettacolo sontuoso, ricco di colpi scena, con grandi masse in palcoscenico e i balletti amatissimi dai parigini.

Sul podio ci sarà Daniele Gatti, che inizia la sua prima stagione come direttore musicale del Teatro dell’Opera di Roma dopo aver diretto, le stagioni passate, Tristano e Isotta, La Damnation de Faust e Rigoletto. “Mi sono formato”, confida Gatti,  “tenendo accanto a me le opere più care di Verdi; non esito a dirvi che Les vêpres non era tra questa.Tuttavia man mano mi è venuta la curiosità di approfondirla, grazie anche alla proposta di Fuortes e Vlad. Forse mi ha convinto ad accettare la sfida proprio l’incontro con un lavoro che per me non è immediato, ma che mi è costato uno sforzo per coglierne il significato e la forza drammatica. Mi ha aiutato poi il fatto che nelle sue lettere Verdi stesso manifesti una sua fatica a entrare in contato con questo tipo di drammaturgia, così lontano dall’immediatezza che amava, e questo mi ha fatto sentire più vicino a questo nostro grande compositore”.

La regia è dell’argentina Valentina Carrasco, che ha già firmato la Carmen andata in scena nel 2017 nella stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma a Caracalla. La scenografia è affidata a Richard Peruzzi, al suo debutto a Roma (dove fra il 2002 e il 2008 ha diretto l’Accademia di Francia).

Nel cast spiccano Roberto Frontali (nel ruolo di Guy de Montfort), il alternanza con Giorgio Cauduro (recita del 17 dicembre). Roberta Mantegna e Anna Princeva (17 dicembre)  interpreteranno Helène, John Osborne e Giulio Pelligra saranno Hneri, Michele Pertusi e Alessio Cacciamani vestiranno i panni di Jean Procida. Un ruolo di rilievo avrà il Corpo di Ballo del Teatro diretto da Eleonora Abbagnato, insieme agli allievi della Scuola di Danza del Teatro diretti da Laura Comi. Grande impegno anche per il Coro diretto da Roberto Gabbiani.

La “prima” del 10 dicembre sarà trasmessa in diretta alle 18 da Rai Radio3 e ripresa da Rai5, su cui andrà in onda giovedì 5 marzo 2020, Les vêpres siciliennes di Verdi sarà replicata venerdì 13 (19.00), domenica 15 (ore 16.30),martedì 17, (ore 19.00), giovedì 19 (ore 19.00) e domenica 22 (ore 16.30).

 
 
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